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Dall'archivio:

Regionali/2, da Magenta Luca Rondena ‘vota’ Majorino (ma le canta e le suona..)

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MAGENTA Posta sulla sua pagina Facebook una foto che li ritrae insieme, ma nel contempo non le manda a dire al suo partito (il Pd). Il segretario Dem di  Magenta, Luca Rondena, pubblica una interessante analisi delle prossime Regionali.

“Dopo mesi di silenzi, accesi dibattiti e candidature di destra, finalmente abbiamo un nome di centrosinistra per la Presidenza di Regione Lombardia: Pierfrancesco Majorino.
Una persona che stimo e che ha da sempre una visione ben chiara su salute, lavoro, politiche sociali e diritti. Un grande in bocca al lupo a lui e a tutti noi per cambiare davvero passo alla Lombardia dopo 30 anni di centrodestra culminati nel disastro Fontana-Gallera-Moratti.
Però una cosa è evidente: si è arrivati tardi e male a questa candidatura. La classe dirigente lombarda del PD è stata incapace in 5 anni di indicare una strada e di costruire un percorso ampio che fosse pienamente credibile nei modi e nei tempi (alla fine hanno scelto gli altri). Gli interessi personali (come l’opportunità di un’elezione a Roma) hanno prevalso sul destino di milioni di lombardi e sull’impegno della comunità democratica. Ancora una volta, insomma, si abusa della pazienza e della disponibilità dei militanti imponendo all’ultimo scelte e visioni, senza dare forza e strumenti a chi vive sui territori.
Così, messe da parte (grazie al cielo) le fantasiose idee di alcuni dem a sostegno di Letizia Moratti, oggi all’interno dei circoli si assiste ad una evitabile spaccatura tra i sostenitori dei due Pierfrancesco, Majorino e Pierfrancesco Maran, il quale aveva (giustamente) da poco risvegliato il PD annunciando la propria candidatura a ipotetiche primarie di coalizione.
Spiace ed è assurdo vedere questo confronto a distanza tra due figure di valore che hanno dimostrato, a Milano e nel dibattito pubblico, di avere tutte le carte in regola per fare il bene della nostra Regione. Con fiducia e massima stima in entrambi, auspico ora un’azione forte e decisa per vincere questa campagna elettorale. Poi si faranno, spero, i conti sugli errori di una classe dirigente nazionale e locale che rappresenta l’aspetto peggiore di questo partito e della politica in generale”.

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