MILANO “Io sono sinceramente a disposizione per tentare di tenere insieme il centrosinistra e il Pd, e per fare in fretta perché abbiamo bisogno di un candidato senza aver bisogno di Letizia Moratti.
Spero che si possa chiudere entro un paio di giorni, se non ce la facciamo ci sono sempre le primarie che però si possono fare il 18 dicembre”: lo ha detto l’eurodeputato del Pd, Pierfrancesco Majorino, tra i potenziali candidati del centrosinistra per le regionali in Lombardia, intervistato su RaiRadio1 durante la trasmissione ‘Un giorno da pecora’. “A me non convince molto questa cosa di Moratti – ha aggiunto Majorino – non si può candidare una persona che quindici giorni prima era a fare la trattativa con Giorgia Meloni per fare la candidata della destra”. Con il M5s, secondo Majorino “si deve discutere alla luce de sole e non assolutamente fare per forza un patto o un accordo. Non mi piace il fatto che, dopo aver fatto per tanti anni opposizione insieme ad Attilio Fontana – ha spiegato – adesso ci si sbatta reciprocamente la porta in faccia. Ma se non c’è intesa sulle cose da fare in Lombardia ognuno andrà per la sua strada”. Dunque “io sono per evitare le porte in faccia a priori ma per vedere se ci sono le condizioni alla luce del sole – ha proseguito – e questo è un ragionamento che dovrebbe fare tutta la coalizione di centrosinistra. Anche il Terzo polo, se rinunciasse a Moratti”. Ma dipendesse da Calenda e Renzi “non sarei io il candidato”, ha concluso Majorino fiducioso sul fatto che, comunque, “credo che ce la possiamo giocare anche senza appoggio del M5s, perché Fontana è stato un disastro nella gestione di questi anni”.