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Referendum, Cecchetti a muso duro contro la CGIL: “Racconta bugie ai propri iscritti, più lavoro con autonomia”

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MILANO – “Inutili e strumentali sono i membri del direttivo della Cgil: inutili perché hanno dimostrato di non essere minimamente in grado di tutelare e difendere i lavoratori, strumentali perché sono i primi a fare politica e a cambiare posizione a seconda della volontà del centrosinistra. Il vero pericolo inoltre non è il referendum del 22 ottobre ma è raccontare bugie e spaventare cittadini e lavoratori, proprio come sta facendo la Cgil” E’ l’affondo del Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) al direttivo nazionale della Cgil che oggi ha attaccato duramente i referendum di Lombardia e Veneto.

 

MILANO – 10/09/2013 – VIA FILZI PALAZZO PIRELLI – SEDUTA DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDIA – FABRIZIO CECCHETTI LEGA NORD CON MAGLIA PER LINDIPENDENZA DELLA CATALOGNA CATALUNYA DALLA SPAGNA – FOTO FURLAN/NEWPRESS

“La Cgil – continua Cecchetti – mente sapendo di mentire perché sa benissimo che il referendum del 22 ottobre è pienamente in linea con la Costituzione, tanto che nel quesito si richiamano gli articoli costituzionali che prevedono l’autonomia per le regioni virtuose, tra l’altro voluti proprio dal centrosinistra con la riforma del 2001. Il referendum inoltre non mette assolutamente in discussione la solidarietà con le altre regioni, né si contrappone al Sud: chiediamo solo di poter gestire risorse e competenze a casa nostra, senza togliere niente a nessuno. La verità è che questo referendum farà bene a tutto il Paese perché darà a tutti la possibilità di amministrare meglio il proprio territorio e dare risposte concrete ai propri cittadini.Per di più – conclude Cecchetti – la Cgil sa benissimo che più autonomia vuol dire anche più lavoro e più tutele proprio per quei lavoratori che dovrebbe difendere.”

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