Ci sono talmente tanti artisti e tante band di cui raccontarvi nel mondo della musica indipendente americana, che talvolta qualcuno non riesco a farlo rientrare subito nei miei racconti.
Quando succede poi per una band così talentuosa, mi spiace davvero e dopo qualche mese devo assolutamente fare ammenda.
Il disco in questione è uscito a ottobre 2021, ma va scoperto per forza, tanto più che la band in questione sta vivendo un momento d’oro e sarà in tour con i Blackberry Smoke e i Whiskey Myers. Certificazione di qualità ben in evidenza quindi.
La Read Southall Band è uno dei nuovi gruppi che stanno tenendo alta la bandiera del red dirt in Oklahoma ed essendo della città dove è nato tutto (Stillwater ), hanno nel DNA questo sound.
Sound che hanno modernizzato ed aggiornato, rendendolo fresco ed attuale.
La band oltre che dal leader, cantante e chitarrista, a cui deve il nome, è composta da Ryan Wellman e John Tyler Perry alle chitarre, Reid Barber alla batteria, Jeremee Knipp al basso e Braxton Curliss alle tastiere. Un ensemble di grandi talenti che sono al secondo album da studio, dopo l’ottimo Borrowed Time del 2017 (e un live nel 2018) che li aveva messi sulla mappa delle band da tenere d’occhio.
For The Birds, composto da 12 canzoni, conferma tutto quello di buono che si era cominciato a vedere con il loro esordio e anzi ci porta a considerare questa giovane band come il futuro del genere red dirt e del rock americano. Nell’elenco di band ormai leggendarie, come i Turnpike Troubadours appena tornate dopo un repentino scioglimento, potete tranquillamente aggiungerci il nome della Read Southall Band (segnalo che saranno in tour anche nel nostro paese come opener dei concerti dei Blackberry Smoke, nel febbraio 2023 a Milano, ndr).
Il disco si apre con la la title track, un potente brano strumentale che ci regala un assaggio di quello che saranno le chitarre in tutto l’album : graffianti, potenti e con un groove incendiario.
La canzone che segue l’intro strumentale, DLTGYD (acronimo che sta per non lasciarti abbattere), è un pezzo di rock entusiasmante, con un riff assassino e grasso. La voce taglia l’aria e la tastiera che fa da tappeto le dona un appeal quasi da rock anni settanta. Energia e melodia, al servizio di un brano davvero bellissimo.
La seguente Out of My Mind ci dimostra quali influenze hanno segnato la musica della band, il brano viaggia su binari che dall’Oklahoma sembrano portare a Seattle, quando il grunge regnava incontrastato. Un brano che ci dimostra come la voce del leader sia adattissima a queste sonorità, cattiva e potente a livelli altissimi.
La rock ballad Rose Gold è melodia al servizio di un brano dove la ritmica svolge un ruolo da protagonista e il testo ci parla di come l’amore dovrebbe essere solo stare assieme, sdraiati godendo la presenza l’uno dell’altro, senza anelli di diamanti o viaggi esotici. L’arrangiamento della canzone è perfetto, equilibrio fra elettricità e intensità, un’evoluzione chiara di una band nata come artista solista acustico e diventata uno dei riferimenti del nuovo rock americano, in equilibrio fra le radici e il rock da strada.
Where We Belong, introdotta dalla splendida voce di Southall e dalla batteria, conferma tutto quanto vi ho raccontato : melodia, ritmica e intensità, un brano che è un viaggio lontano da casa, lo possiamo sentire in questo suono quasi rarefatto che però si intensifica piano piano, fino a sfociare in un graffiante solo di chitarra che accompagna lo sperato ritorno verso casa. Un brano che mi fa sognare di essere su una di quelle immense strade, attraverso il deserto, con solo il vento a braccetto con il sole, a sferzarci il viso. Veramente stupendo, da brividi.
L’atmosfera viene svegliata da Stickin’ n Movin’, un brano dal groove assassino, la chitarra che avvolge le orecchie e le trascina in un blues rock dal sapore vintage e la voce amici è davvero una scoperta! Questo ragazzo ha talento da regalare a piene mani, per non parlare dei chitarristi e del loro lavoro eccezionale. Altro brano da salvare nelle vostre playlist!
Il country classico, quello che ha comunque influenza nel sound del gruppo, fa capolino con Here We Are (There We Went), un brano solare e divertente che farà strage di cuori in Texas e in Oklahoma. Dimostra la versatilità della Read Southall Band, a suo agio sia che si tratti di imbracciare feroci chitarre elettriche grunge, sia che si tratti di suonare un honky tonk assieme ad un suonatore di pedal-steel. Chapeau!
Le chitarre non mollano l’osso e il loro lavoro è eccezionale anche in Right or Wrong, melodia ancora sugli scudi ma le svisate di elettricità, che fendono l’aria, sono goduria per orecchie avvezze a suoni rock.
Non ci sono brani banali o messi tanto per riempire e ce ne accorgiamo quando il groove chitarristico dell’ultimo pezzo, Time to Kill, ci afferra per il bavero e ci porta in giro per la stanza. Il finale è da mozzare il fiato per energia con un assolo da leccarsi i baffi.
La produzione è veramente eccezionale e dimostra come la musica indipendente americana ormai ha una marcia in più e non serve nessuna major per sfornare dei gioielli come questo For The Birds.
Amanti del rock venite a me e mettetevi comodi, qui c’è pane per i vostri denti, se poi siete amanti del country o del blues o semplicemente della musica di qualità, potrete accomodarvi lo stesso, per i ringraziamenti aspettate la fine di questo stupendo disco. Ce ne sarà bisogno.
Buon ascolto,
Claudio Trezzani by Trex Roads www.trexroads.altervista.org
(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link : https://trexroads.altervista.org/for-the-birds-read-southall-band-2021-english/)
