MAGENTA – <<Tredici sindaci hanno firmato un appello per chiedere a Marco #Minniti di candidarsi segretario del Partito Democratico. Non sono sindaco, ma se lo fossi non avrei dubbi: lo firmerei anche io. Serietà, competenza e concretezza, quello di cui abbiamo bisogno oggi per il nostro partito. Spero davvero che accetti>>. Poche parole ma chiare. Paolo Razzano, ex vice sindaco e assessore alla Sicurezza dell’Amministrazione di Marco Invernizzi, oggi dirigente della Federazione Metropolitana dei ‘Dem’ non ha dubbi. Lui sta con l’ex Ministro dell’Interno Marco Minniti. L’auspicio di Razzano – arrivato via facebook con un’immagine che fa riferimento alla recente Festa de l’Unità di Milano – è allora che Minniti si faccia avanti per la corsa alla segreteria del Partito. Il rapporto e la conoscenza tra i due sono saldi e si rifanno proprio al periodo in cui Razzano aveva tra le altre cose, la delega alla Sicurezza per il Comune di Magenta. Minniti indubbiamente come predecessore dell’attuale vice Premier Salvini, ha avuto il coraggio di assumere dei provvedimenti poco popolari per il “DNA” del popolo della Sinistra. Pensiamo, una per tutti alla misura del DASPO urbano che molte amministrazioni a trazione leghista – vedasi Magenta e Bareggio per esempio – hanno fatto loro. Detto questo l’endorsement di Razzano ha avuto il merito di avviare anche sui ‘social’ una discussione intorno al nome dell’ex ministro. A giudicare dai commenti, per la verità, non tutti la pensano come Razzano. Fatto sta che, carisma a parte – senza dubbio dal punto di vista mediatico non che Minniti sia un fuoriclasse – certamente va riconosciuto il buon lavoro svolto alla guida del Viminale oltre che la grande competenza dell’ex Ministro dell’Interno.
