“Questa Giunta è figlia della crisi del centrodestra. Del Gobbo che torna a fare il sindaco dopo 10 anni. La Lega che non sa rinnovarsi e ancora una volta brucia i suoi giovani per salvare l’ex vicesindaco bocciato dagli elettori. E Forza Itala che deve pescare da fuori Magenta per sanare le sue fratture interne”.
Così Paolo Razzano il leader dei Dem nello staff di Palazzo Marino al seguito dell’assessore Granelli, nonché dirigente metropolitano del Pd commenta così la nuova Giunta di Luca Del Gobbo. Le punture di Razzano riguardano in primis Gelli, riuscito a “salvare” il suo posto in Giunta, anche se in una posizione di ridimensionamento- Del Gobbo gli ha sfilato la delega alla Sicurezza adesso assegnata al Vice Sindaco Tenti – e non di meno, il secondo di Del Gobbo, Enzo Tenti. Per Razzano anche questo è un chiaro segnale di crisi dei partiti tradizionali del Cdx. Tenti secondo la tesi di Razzano ha raccolto uno scarso bottino di preferenze personali (solo 29) e per giunta pur abitando a Magenta da qualche tempo, ha una storia amministrativa a Vittuone. Immancabili “punture di spillo” che rientrano nel gioco delle parti. D’altronde anche il popolo dei social non sembra aver accolto con grande soddisfazione la riconferma di Gelli a scapito di Luca Aloi.
