Ventiquattrofebbraio
Vado smonto e torno, Così è la vita un pezzetto di storia che aggiungiamo tutti, alla fine della giornata, sul fazzoletto bianco o meno del nostro quaderno quotidiano.
Quei ragazzi, oggi, la ad ascoltare felici le parole mie, di Laura, di Lucamaria, il mio tatino come dico io.
Quei ragazzi che noi diciamo meno fortunati, forse, per via di quella difficoltà a imparare le cose nostre, il nostro mondo, la nostra complessità ma, non è più complessa la loro e non siamo forse noi a non riuscire a sistemarci su quelle lunghezze d’onda.
Quei sorrisi, quella spontaneità, quella generosa curiosità che li spinge, provocatoriamente pensa qualcuno, a domandare, a chiedere, a far sì che quella sete di sapere non si esaurisca mai, anche quando, a volte, più volte, occorre dire e ripetere la cosa. Noi non ci bastiamo mai, loro si. Quegli sguardi felici e contenti sono una poesia.
Anche se il “vassoio” ancora latita, oggi è stata una buona giornata.