La morte di Vittorio De Scalzi mi porta alla mia infanzia adolescenza quando la carezza delle sera era quella di mia madre che non era appassionata dei New Trolls, ma ascoltava sempre quel brano che era uno dei più celebri della Band Genovese …
Un’altra Italia , un altro Paese, un’altra musica che era una carezza per i nostri animi dove la musica dei nostri nonni, genitori e pure fratelli più grandi iniziava a farci diventare consumatore di musica …
Poi con il passare degli anni e l’arrivo della piena adolescenza iniziavi a farti una tua cultura e conoscenza e gradimento musicale come in ogni generazione accadeva …
Ma le canzoni ascoltate con mamma e papà e soprattutto con i nonni e zii diventavano un bagaglio culturale musicale senza pari …
In un mio computer diventato un allevamento di “Coccodrilli” , non mi domando cosa resterà degli anni ’80 come Raf o dei ’90 …vista la mia età ma cosa resterà della musica e perché da carezza o forte abbraccio è diventata uno schiaffo …
Colgo l’occasione della morte dell’ennesimo grande artista per fare le mie considerazioni e metterle sul piatto perché ognuno di noi deve prendersi le proprie colpe …
La colpa non è tutta di internet e che non si vendono più dischi o cd, poi le auto non mettono neanche più il lettore cd di serie … Mi ricordo l’abusivismo di vendita e le duplicazioni di massa dei miei coetanei con le mie originali Siae …
Non è neppure la preparazione dei ragazzi perché anche ai tempi nostri c’erano scarsi conoscitori di musica e fulminati, tipo quelli che credono con due messaggi su facebook di essere amico con l’artista che lo chiama in lacrime per la morte di un amico comune …il povero Vittorio …
Il primo passo verso l’oblio iniziò con il Karaoke quindi primo punto del declino che ha convinto tutti di poter essere cantanti a braccio senza pentagramma e conoscenza delle note …
Secondo: le pianole e il computer con basi che ha disincentivato al suonare e a conoscere la musica ….
Terzo: le radio con operatori sempre più giovani e accentratori e con una non completa conoscenza musicale e con termini molto scurrili e di popolo grezzo …e che volevano evadere dal loro spazio
Quarto: Le tv tematiche di musica con troppi giovani stile commessi ma senza una padronanza della cultura delle musiche e generi …anche se sanno bene l’inglese e le lingue
Quinto: un po’ internet ma non è eccessivo perché se lo usi bene e lo fai pagare può essere una risorsa …
Sesto: una eccessiva offerta complice pure i talent che non danno punti di riferimento e possibilità di crescita ..
Settimo e più importante è che ci sono pochi giovani e si è abbassata l’età di consumo autonomo di musica infatti se prima erano i genitori e pure i nonni a fare ascoltare la propria musica prima dello svezzamento in corde musicali ora sono i ragazzi che influiscono sui loro parenti …
Un giovane conta di più perché per andare al concerto deve essere accompagnato quindi consuma il doppio ..con genitori sempre più adoranti e appiccicati che non travasano più le loro conoscenze ai figli …
Complice anche i telefonini e tablet che chiudono in una stanzetta o anche in un angolo le emozioni in musica mentre prima i programmi radio e specialmente di tv erano ascoltati e visti come le vecchie storie intorno al camino …
Tolto questo anche negli anni passati con Louis Miguel a San Remo 1985 e dieci anni dopo coi Take That si è abbassato il consumo autonomo di musica perché i giovani consumano il doppio e sono più reattivi ma c’era un organizzazione e costruzione del personaggio …
Come in molti casi limite ’80 e ’90 forse era vista male da molti che aspiravano di fare i cantanti e non avevano conoscenze, ma non si può fare musica senza un repertorio di suoni e mix di gusti che condizionano il nostro percorso … Poi, non ci sono più metri di giudizio e filtri …perché molti sono musicofagi e non musicofili e le scene d’isteria e ingiuria a qualche San Remo fa contro il Volo fa capire il livello pessimo della stampa specifica italiana …
Poi complice anche le salamelle e birre delle feste di paese dove per fare il tributo a un grande della musica italiana preferiscono un signor nessuno al posto di un artista che ha suonato e scritto con l’idolo tributato è tutto dire …
Forse perché tutti vogliamo il nostro palco e il nostro pubblico e internet e i social ci aiutano con i tasti giusti ad averlo e farci delle date e a rifare l’orecchio al pubblico che tra salamelle , birre , spinelli e stupefacenti….
Ciao Vittorio , volevo dire un’ ultima cosa 30 anni fa io e un mio amico chitarrista senza aver provato nè conoscendo bene le canzoni volevamo suonare al giorno della Festa di Cerano nella serata di Martedì dedicata ai complessi paesani …per fortuna la pioggia ci tolse dalla figura da scemi …
I giovani sono stati sempre spregiudicati ma prima girando per il mio paese si sentiva risuonare dalle cantine e cortili un esempio di voglia di fare musica copiando i grandi e grandissimi come te Vittorio che hai sempre messo in musica le tue emozioni …
Oggi la musica viene presa a schiaffi, botte , con giurie molto spesso troppo spettacolari, con creste di salamelle ….ma io quella carezza della sera che cantavo da bambino e poi sottovoce o di nascosto perché un po’ mi vergognavo oggi la canto ad alta voce ringraziando di essere cresciuto con un’interazione musicale ….con voglia di avventura e voglia di andare via …..da questa musica sottovoce.