― pubblicità ―

Dall'archivio:

Qatargate: torna in libertà Evai Kaili, compagna di Francesco Giorgi

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ABBIATEGRASSO BRUXELLES Il giudice belga per la lotta alla corruzione, incaricato del cosiddetto caso Qatargate, ha revocato il braccialetto elettronico imposto all’europarlamentare greca Eva Kaili.

Lo ha dichiarato un portavoce dell’ufficio del procuratore federale. Kaili era stata arrestata a dicembre nella capitale belga durante un’ondata di perquisizioni ed era stata rilasciata a metà aprile, ma messa agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Questa misura “non è più necessaria per il proseguimento delle indagini” e la donna è adesso libera sotto controllo giudiziario, ha dichiarato il portavoce, Eric Van Duyse. Altri due sospettati in questo caso di presunta corruzione al Parlamento europeo hanno già beneficiato questo mese della revoca della misura di sorveglianza domiciliare. Si tratta dell’eurodeputato belga Marc Tarabella, che come Eva Kaili si dichiara innocente, e di Francesco Giorgi, compagno dell’eurodeputata greca ed ex assistente parlamentare di Antonio Panzeri. Quest’ultimo, ex eurodeputato italiano (2004-2019), che è la figura centrale del caso, resta sotto monitoraggio elettronico, uno dei metodi di detenzione preventiva in Belgio.

Almeno sei sospetti sono stati accusati di presunta corruzione a beneficio del Qatar e del Marocco, sospettati in particolare di partecipazione a un’organizzazione criminale e riciclaggio di denaro. Lo scandalo è scoppiato a dicembre, quando gli investigatori belgi hanno perquisito le case di Eva Kaili e Antonio Panzeri a Bruxelles e hanno trovato circa un milione e mezzo di euro in banconote di piccolo taglio in valigie e borse. Il giudice istruttore, Michel Claise, sospetta che i pagamenti in contanti siano stati effettuati in cambio di decisioni politiche o posizioni a favore del Qatar e del Marocco nel Parlamento europeo, cosa che Doha e Rabat hanno fermamente smentito. Eva Kaili, 44 anni, era vicepresidente del Parlamento europeo prima che scoppiasse lo scandalo. Come Marc Tarabella, era membro del gruppo dei Socialisti e Democratici, dal quale è stata rimossa. I termini del suo ricorso giudiziario non sono stati specificati.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi