MILANO – Putin contro Putin è il titolo di una delle ultime elaborazioni intellettuali del notissimo intellettuale russo Aleksandr Dughin.
Definito dalla stampa internazionale «eminenza grigia del Cremlino», «cervello di Putin» o «braccio destro» del presidente russo, «forza motrice» della sua politica estera, Breitbart News – il sito conservatore di notizie e opinioni traghettato da Stephen Bannon, ormai ex chief strategist di Donald Trump, sulle posizioni dell’alt-right americana – ha approfittato della lunga barba e di una vaga somiglianza per accostare Aleksandr Dugin a Grigorij Rasputin, il mistico/santone che divenne consigliere personale degli ultimi zar. In realtà il viso di Dugin fa pensare piuttosto a Dostoevskij, come ha rilevato di recente il Sole 24 Ore, ma in effetti un’analogia con Rasputin c’è: la connessione tra le idee di Dugin e le decisioni del Cremlino è difficile da determinare con precisione. Dopo la recente visita in Italia di Edouard Limonov, tocca insomma ad un’altra delle menti più raffinate e lucide della cultura russa contemporanea: Dughin sarà questa sera dalle 20 a Milano, al Ramada Plaza di via Stamira D’Ancona 27, in un incontro organizzato da Aga Editrice e Primato Nazionale.
Al centro del pensiero di Dughin, accanto alla lotta al liberalismo, è l’Eurasia. Un patto russo-islamico, impero di terra guidato dalla Russia, esteso all’Iran, alla Turchia e all’Europa orientale: questa è la missione della civiltà russa, l’idea che giustificherebbe l’ambizione di Mosca di ritornare sulle terre ex sovietiche, dal Baltico al Mar Nero, di restaurare il dominio sulle popolazioni non russe. Arrivando poi – a Oriente – alla Manciuria e al Tibet, alla Mongolia e all’Oceano Indiano. Stabilendo magari un protettorato sull’Unione Europea.
Assieme a Dughin ci saranno il giovane e già ben noto filosofo Diego Fusaro, il direttore del ‘Primato’, Adriano Scianca, e l’editore Maurizio Murelli in veste di coordinatore.
Ingresso libero e gratuito. E anche occasione da NON perdere.