Il Direttore Generale Massimo Lombardo: “Non abbiamo fatto altro che prender atto della realtà delle cose”
MAGENTA – L’incontro organizzato dal sindaco di Magenta Chiara Calati con il DG dell’ASST Ovest Milano Massimo Lombardo con gli altri sindaci del Magentino, non è servito solo per fare il punto della situazione circa l’andamento dei lavori per la costruzione del nuovo PS del ‘Fornaroli’ e di tutta la piastra del nosocomio dedicata all’emergenza – urgenza oltre che della trentina di nuovi ambulatori che sorgeranno all’interno della palazzina in cui sorge attualmente il Cup. Fatalmente, trovandoci a meno di dieci chilometri da Abbiategrasso e parlando di servizi socio sanitari da mettere in rete, il discorso è finito sulla possibile riapertura notturna del ‘Costantino Cantù’ di Abbiategrasso.
E qui il Direttore Generale Lombardo – un medico che, peraltro, si occupa da anni di organizzazione aziendale – pur non dicendolo apertamente, ha fatto intendere che la decisione assunta sul ‘Cantù’ – con buona pace dei sindaci dell’Abbiatense – difficilmente verrà rivista in quanto ci sono problematiche strutturali di fondo che non possono essere certo ridotte ad una guerra di campanile.
“La mia – ha premesso Lombardo – è una valutazione di natura strettamente tecnica. Il dato storico circa gli accessi presso il PS del ‘Fornaroli’ di Magenta è cambiato in modo significativo dall’inizio degli anni 2000 quando eravamo attorno ai 40 mila accessi annui. Ormai da tempo – ha proseguito – il dato si è consolidato oltre i 60 mila accessi. Il PS di Magenta che è un Dea (‘Dipartimento Emergenza Accettazione’) di primo livello è andato via a via specializzandosi, entrato in rete con i grandi ospedali come quello di Legnano”.
“Di fatto – ha spiegato Lombardo – la decisione assunta sul PS di Abbiategrasso, non è stato altro che un prender atto dello stato delle cose. Ma qui siamo davanti ad un percorso tracciato da tempo in questa direzione”. Le riflessioni del Direttore Generale che, beninteso, non hanno alcuna valenza politica, hanno però un significato sostanziale. Fanno intendere, infatti, che perchè Abbiategrasso possa diventare un PS aperto h24 serve ben altro che un medico anestesista in più o qualcosa di simile… “Il tema infatti – ha puntualizzato Lombardo – non è il Pronto Soccorso, ma quanto ci sta dietro, anche e soprattutto sulla scorta di quanto prevede la normativa nazionale a riguardo”.
“L’ospedale di Magenta e quello di Abbiategrasso che in questi anni è andato via via specializzandosi in alcuni ambiti della medicina – ha concluso – vanno visti come un unicum. Sono complementari”.
Insomma, il quadro è fin troppo chiaro, oltre ad avere una sua ratio di fondo. Tutto il resto rientra nella polemica politica e nel gioco delle parti.
F.V.