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Province: torna l’elezione diretta dopo la fallimentare legge Delrio. Torna anche la piena democrazia

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ROMA “Nella seduta del Comitato ristretto ho presentato la bozza del ddl Province, che sarà formalmente depositato e sottoposto all’esame della commissione Affari Costituzionali dalla prossima settimana.

Il provvedimento è il frutto di un lavoro sui 9 testi presentati dai diversi gruppi e nasce soprattutto dall’esigenza di rappresentanza, che emerge sempre più forte nel nostro Paese. Oltre all’elezione diretta di Province e Città metropolitane, è prevista una delega al Governo per disegnare i collegi plurinominali, che garantiscano una adeguata rappresentanza all’interno dei territori stessi, e un’ulteriore delega sulle funzioni e sul sistema di finanziamento. È nostro dovere avviare un percorso che possa riavvicinare i cittadini alla politica, in un periodo di forte astensionismo: è anche grazie a questa riforma che si potrà ridare slancio alla partecipazione della cittadinanza che, oltre a votare, potrà tornare a candidarsi per ricoprire la carica di presidente o consigliere”. Lo dichiara in una nota la senatrice Daisy Pirovano, capogruppo della Lega in commissione Affari Costituzionali e relatrice del ddl Province.

La Legge 56/2014 (Legge Delrio) ha rivisto profondamente ruolo ed organizzazione delle Province, trasformate in enti territoriali di area vasta.

Questa riforma ha istituito le città metropolitane di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria e ha trasformato le Province in enti di secondo grado. Allo stesso tempo ha introdotto una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni.

Sono organi di governo della Provincia: il Presidente, il Consiglio provinciale e l’Assemblea dei Sindaci. Il Presidente e il Consiglio provinciale sono organi elettivi di secondo grado, eletti dai Sindaci e dai Consiglieri dei comuni della provincia. L’Assemblea dei Sindaci è composta dai Sindaci dei comuni della provincia. Tutti gli incarichi sono a titolo gratuito.

Dieci anni dopo si va verso il superamento di una legge che ha lasciato molti dubbi.

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