Libia addioโฆ.
ย “Mentre tutte le nostre attenzioni sono riposte alla pandemia, mentre Conte e il suo Governo sono concentrati nel disegnare le regole del Natale, spostando la nascita del Bambin Gesรน, prescrivendoci il menรน del cenone e le quantitร di alcol che possiamo consumare, mentre i media sono concentrati nel seminare paure e terrorismo mediatico, mentre succede tutto questo nel mondo, fuori dal nostro piccolo mondo, stanno accadendo fatti di impatto devastante.
Ecco come vengono rispettati i diritti civili e le libertร individuali di chi dissente in Turchia….
Mi riferisco allo scacchiere del Mediterraneo. La Turchia con Erdogan, la Russia con Putin, la Francia e la Germania stanno ridisegnando la geopolitica nellโAfrica del Nord e nellโarea del Mediterraneo.
Approfittando dellโassenza degli americani che con Trump hanno rivolto i propri interessi verso Israele e il Medio Oriente, il sultano turco ha avviato e imposto una politica aggressiva verso la Libia. Nel silenzio dellโEuropa e del nostro Paese, che una volta in Libia giocava un ruolo anche economico determinante, sono arrivati gli armamenti e i mezzi di Ankara. Oggi Erdogan controlla Misurata e buona parte della Tripolitania, sta puntando a sud e sta chiudendo un accordo politico con i fratelli Musulmani. Infine, ha pronto lโarma che potrebbe destabilizzare lโEuropa: il via, direi lโaccompagnamento, verso una immigrazione di massa. Il passo ultimo e decisivo per mettere in ginocchio lโItalia e lโEuropa.
Tutto ciรฒ accade a pochi chilometri dalle nostre coste. E noi che facciamo?
Assolutamente nulla. Non pervenuti. Oramai siamo esclusi da qualsiasi negoziato.
Per lโItalia un vero scempio aver lasciato la Libia al suo destino, aver ridotto lโEni di Mattei ad un semplice ruolo commerciale.
Un Parlamento silente, un Governo composto da giovanotti o ignoranti o invecchiati precocemente e un capo emerso dal nulla. Competenze misere, arroganza infinita.
E questi sono i risultati. LโItalia nel mondo e nel proprio scacchiere di riferimento, lโEuropa e il Mediterraneo, conta meno di zero, non esiste.
Come sono lontani i tempi di Sigonella dove dimostrammo la nostra dignitร , il valore di un Paese, la difesa della nostra autodeterminazione di popolo.
Lโallora presidente del Consiglio Bettino Craxi difese lโItalia e i suoi interessi nel rispetto delle leggi e del diritto internazionale.
Oggi si occupano del menรน di Natale e dellโorario in cui deve nascere il Bambino.
Sic est”.
*Fabrizio Garavaglia,
editorialista e corrispondente dalla Camera dei Deputati Montecitorio
per Ticino Notizieย