Marco Maerna, ormai questa è storia politica perché sono trascorsi la bellezza di dieci anni, non la prese affatto bene quando nella primavera del 2012, dopo un serie di riunioni infinite in viale Monza a Milano, arrivò la decisione del Centrodestra di candidare l’Ingegner Tino Viglio, decano azzurro e della politica magentina alla carica di primo cittadino. Come è noto, in quelle elezioni, il Centrodestra andò spaccato e perse in modo anche abbastanza clamoroso.
La Lega ‘voleva contarsi’ e così riuscì nella mirabolante impresa di perdere in un colpo solo piazze come Legnano, Abbiategrasso e Magenta appunto.
Nella “Città della Battaglia” il clima all’interno della coalizione guidata all’epoca da Luca Del Gobbo, non più ricandidabile, era assolutamente buono.
Tant’è che fino all’ultimo si cercò di andare assieme. Simone Gelli che dovette correre in solitaria per il Carroccio, avrebbe potuto essere anche il candidato di tutta la coalizione.
Ma, come detto, all’epoca la Lega aveva altre aspirazioni – salvo poi cambiare idea nel giro di 12 mesi e correre con tutto il centrodestra alle Regionali del 2013 … a supporto di Bobo Maroni – fu così che nel CDX iniziò un estenuante tira e molla. Maerna, era convinto avendo fatto per dieci anni il Vice Sindaco, di essere il naturale successore di Del Gobbo.
Ma le cose non andarono propriamente così. Anche sul piano umano, oltre che politico, quello che per anni insieme al cugino Umberto era stato il simbolo della destra cittadina, si sentì tradito nel profondo. Tanto che decise immediatamente di ‘appendere le scarpe al chiodo’ sul fronte della politica attiva.
Ma Maerna ha quasi subito iniziato a seguire da supporter il percorso di Silvia Minardi e di Progetto Magenta. E così oggi puntualmente, dovendosi trovare a scegliere tra di lei e il suo ex Sindaco, non ha dubbi in proposito su chi puntare.
L’endorsement apparso stamani su Facebook e che oggi qui vi riproponiamo non lascia peraltro spazio ad interpretazioni….
F.V.
“Nel corso dell’ultimo weekend a Magenta è successo, a livello politico, qualcosa di straordinario e di “rivoluzionario”.
Ma pare che non tutti se ne siano accorti. Soprattutto i politici della politica sembrano non capire. O forse fanno finta! Nella nostra città, da ormai più di 5 anni, c’è una lista, un gruppo di persone che io definirei un laboratorio politico… Hanno portato nel Consiglio comunale una nuova aria di civismo, di trasversalità di identità che va oltre gli ideali per chi li ha ancora e oltre le vecchie e statiche logiche di bandiera.
Per chi non lo avesse capito sto parlando di Silvia Minardi, leader di Progetto Magenta.
Ora, alla vigilia delle nuove elezioni comunali la lista civica diventa coalizione civica, aggregando nuove realtà è trovando il consenso e l’adesione anche da un sindaco del territorio. Fantastico!
Il progetto ha funzionato. Il progetto ha aggregato. Il progetto ha idee e concretezza perché fa sintesi con una leader la candidata sindaco Silvia Minardi preparata ed esperta, una lista fantastica di ragazzi giovani preparati e davvero nuovi. Ora una nuova lista che sostenuta anche dal sindaco di Corbetta servirà a far crescere il territorio e non a soddisfare i bisogni delle segreterie di partito.
Silvia, potresti già dire che il tuo progetto ha vinto. Un seme importante per il futuro. Un laboratorio a cui altri potrebbero guardare.
Ma uniti si vincerà anche alle elezioni per il bene e la crescita della nostra città di Magenta”.
