MILANO – Dopo la scelta di Regione Lombardia, formalizzata nei mesi scorsi, ora anche l’Ats di Milano (Agenzia per la Tutela della Salute, sostanzialmente la ex Asl dell città e dellla provincia di Milano) ha deciso di ritirare la costituzione di parte civile nel processo di primo grado a Mario Mantovani che si sta celebrando presso la Quarta Sezione Penale del Tribunale di Milano. Nel processo è imputato anche l’attuale assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, assistito dall’avvocato Gaia Pensa.
L’atto è stato formalizzato nel corso dell’ultima udienza del processo, che si è svolta mercoledì 28 giugno.
La revoca è un atto che rientra pienamente nelle dinamiche processuali (essa, infatti, non preclude il successivo esercizio dell’azione in sede civile), ed è ispirata al principio costituzionale del garantismo: non essendoci colpevolezza dell’imputato sino all’ultimo grado di giudizio, sino ad esso qualunque cittadino è innocente.
Mario Mantovani, peraltro, aveva chiesto di essere giudicato con Rito Immediato, rinunciando deliberatamente alle prerogative concesse ad ogni imputato, per ribadire la propria innocenza rispetto ai capi d’accusa mossi.
Nel corso del processo di primo grado, che è ancora ben lontano dall’esaurirsi, la difesa di Mantovani continuerà a ribadire fermamente l’innocenza e il corretto operato del già Vicepresidente e Assessore alla Salute di Regione Lombardia in ordine alle accuse che gli vengono mosse. Il ritiro della costituzione di parte civile da parte di Regione ed Ats, in sostanza, non pregiudica in alcun modo la corretta prosecuzione né ovviamente l’esito del processo.
Il processo Mantovani-Garavaglia riprenderà, salvo modifiche dell’ultima ora, mercoledì 12 e mercoledì 19 luglio, salvo poi fermarsi per la pausa estiva e riprendere a settembre.
