MILANO “Oggi sono 6 anni che non ci sei più. Puf… in un attimo la tua vita è stata spezzata per sempre. Continuo a chiedermi se quella notte fossimo state insieme tutto questo non sarebbe mai accaduto. E invece mi trovavo per lavoro a chilometri di distanza.
Tu la tua ennesima lite con quell’essere, perché chiamarlo uomo sarebbe un’offesa per chi lo è veramente. Sapevo che sarebbe finita così. Troppe le avvisaglie, era una morte annunciata e te lo dissi più volte”. Inizia così il messaggio, affidato ai social, di Giorgia Benusiglio la sorella di Carlotta la stilista di 37 anni trovata impiccata con una sciarpa a un albero di piazza Napoli a Milano il 31 maggio 2016.
“Tanta rabbia, dolore e frustrazione per non essere stata in grado di allontanarti dal tuo aguzzino, per le tante denunce che gli hai fatto che non sono servite a nulla. Ancora più frustante saperlo libero.
Libero di poter respirare, ridere, mangiare, viaggiare, innamorarsi…
di vivere…tutte cose che tu non puoi più fare. È così dura andare avanti, vivere il dolore della tua perdita ma soprattutto sentire l’angoscia costante di nostra mamma.. uno strazio senza fine” aggiunge Giorgia alla vigilia del primo verdetto.
“Domani (oggi, nda) il caso ha voluto che proprio a 6 anni dalla tua morte, ci sarà la sentenza di primo grado…il pm ha chiesto 30 anni, mi auguro con tutto il cuore tu possa ricevere giustizia. Il pensiero di poterti ridare finalmente la dignità che ti è stata portata via ci fa bene al cuore. Tutto questo sappiamo bene non ti riporterà qui da noi, ma ottenere giustizia potrà essere il primo passo per poter elaborare ciò che è successo e poter quindi tornare a vivere. Mi manchi, manchi così tanto… in questi momenti per sopravvivere mi ripeto come un mantra la tua ultima frase della lettera che mi scrissi in ospedale: ‘ciao piccola, ricordati sempre che io sono li con te in ogni istante'”.
Nel processo è imputato il magentino Marco Venturi.