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+Primi due casi di West Nile a Cremona

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
CREMONA Sono stati identificati dagli specialisti di Ats Val Padana, che ormai da settimane eseguono un monitoraggio costante e capillare in provincia, i primi due casi di West Nile sull’uomo nel Cremonese.
Uno dei due è ricoverato e sta migliorando, il secondo ha avuto sintomi più lievi, non ha avuto bisogno di ricovero ed è stato segnalato ad Ats dal medico di famiglia nell’ambito della rete della sorveglianza sanitaria dedicata all’emergenza. Entrambi i casi sono già stati confermati dagli esami virologici effettuati in laboratorio a Pavia.

La febbre West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare. Isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda – nel distretto West Nile – da cui prende il nome – il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. In Italia il primo focolaio risale all’estate del 1998, con alcuni casi accertati nei cavalli nell’area di Padule di Fucecchio, in Toscana.  A seguito di tale evento, il Ministero della Salute ha attivato dal 2002 il Piano nazionale di sorveglianza, per monitorare la circolazione del virus su tutto il territorio nazionale.

Dalla puntura della zanzara infetta, l’incubazione varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette è asintomatica. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto in base all’età: più lievi nei giovani in salute. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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