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Pontevecchio di Magenta: addio a Giampaolo Bolcato, grande ristoratore (molto prima di Master Chef)

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PONTEVECCHIO DI MAGENTA-ย  Bel locale dalla lunga e fortunata storia iniziata nel 1396 quando nella sala grande sโ€™accudivano i cavalli; camino, sette tavoli,ย atmosfera tranquillaย delle antiche case di campagna.

Ottima eย molto curataย la cucina, moderna e, nello stesso tempo, rispettosa della tradizione.

Il proprietarioย Giampaolo Bolcatoย a 24 anni era al Negresco di Nizza; nel 1981 ha rilevato lโ€™Osteria; oggi segue la sala con eleganza, precisione, gentilezza e supervisiona in cucina; lo aiuta la moglie Rosanna Scarabello.

Che tristezza, apprendere della morte di un grande ristoratore (e un grandissimo maitre di sala) mentre si cammina lungo il Naviglio, a Pontevecchio.

C’รจ capitato ieri mattina, mentre passando dalla frazione di Magenta abbiamo appreso della morte (prematura, per un uomo di 66 anni) di Gianpaolo Bolcato, che per oltre 30 anni ha legato il nome suo (e della sua famiglia) all’Osteria di Pontevecchio.

Una deliziosa ed elegante bomboniera, descritta su un vecchio sito Internet nelle righe che abbiamo volutamente inserito all’inizio del pezzo. Ricordiamo, da giovani cronisti col pallino dell’enogastronomia, di esserci andati a cena una sera di primavera del 1996. E all’epoca (molti lustri prima di Master Chef e della cucina che spopolava in televisione)ย l’Osteria di Gianpaolo era la vera, unica alternativa di cucina gourmet e di fine dining al Maestro Ezio Santin, Renata Fugazzi e all’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta, che si fregiava delle tre stelle Michelin.

Lui e Giancarlo Prina, col suo indimenticato Charlie di Albairate, avevano aperto le porte all’alta cucina (o alla cucina di ricerca) in tempi pionieristici, da eroi.

ย Il menรน รจ sapientemente impostato secondo la stagionalitร : dal cannolo con cipolla di Breme gelato alle pere e fonduta di formaggi al risotto con gorgonzola di capra e noci di Sorrento al trancio di cernia in cartoccio, per chiudere in dolcezza colย  tortino di cioccolato fondente e pistacchi di Bronte. Sarete immersi in unโ€™atmosfera dolce e golosa allโ€™insegna della cucina lombarda e internazionale.

Una guida realizzata dal Parco del Ticino piรน di dieci anni fa ne descriveva cosรฌ la cucina. Che andava di pari passo con una cantina formidabile, che 30 anni faย vantava persino un Opus One 1983 di Robert Mondavi, i grandi Barolo di Bruno Giacosa, champagne e supremi passiti. Vini che ebbero la fortuna di assaggiare i politici della Prima Repubblica e le persone di rilievo del jet set che andavano a trovare il fratello di Bettino Craxi, che proprio a Pontevecchio aveva ed ha (da decenni) una bellissima residenza in aperta campagna, nel cuore della Valle del Ticino.ย 

Gianpaolo Bolcato, varrร  la pena di ricordarlo a beneficio di tanti e potenziali smemorati, รจ uno di quelli che ha aperto la strada all’alta cucina di oggi, seguendo l’onda della rivoluzione portata in Italia da Gualtiero Marchesi e appunto Ezio Santin, che aprรฌ la sua ‘Cassinetta’ addirittura nel 1976.

Molto spesso NON compresi, quei locali erano vittima delle solite dicerie di paese (‘si mangia poco e si paga tanto’), quando in realtร  da Gianpaolo le porzioni sono sempre state generose.

L’Osteria ha cambiato gestore e gestione da un paio d’anni. Gianpaolo aveva appeso al chiodo la elegante giacca da maitre che per decenni ha imperversato in sala,ย lui che era passato anche dallo Scia on Martin di Buscate, dov’era stato elogiato in un articolo del notissimo critico Edoardo Raspelli.

Se oggi- anche a Magenta o Abbiategrasso o Corbetta- abbiamo chi cerca di ripercorrere i passi della cucina che guarda al domani, della cucina gourmet (definizione che ha indubbi limiti, ma che serve a designare un perimetro),ย รจ merito di pochi e coraggiosi uomini, quasi sempre supportati dalle loro bravissime mogli. E Gianpaolo Bolcato apparteneva a quella ridotta, eletta schiera.

I funerali si svolgeranno mercoledรฌ 3 marzo, alle ore 11, nella chiesa parrocchiale di Sedriano.

Caro Gianpaolo, non ti vedevo da anni. Ma t’assicuro che ogni giorno, e soprattutto ogni notte, quando stavo per andare a far l’amore sotto le stelle o a casa in dolce e femminea compagnia, passavo sempre a fianco del tuo scrigno di bellezze e bontร . E non smetterรฒ mai di farlo. Addio, grande maitre. Che invidia per te, che presto troverai Gino Veronelli, Pina Bellini, Nino Bergese, Angelo Paracucchi, Guido Alciati… Brinda a noi, e ricordaci sempre. Good night, master of elegance…

Fabrizio Provera

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