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PNRR, la Città metropolitana fa “GOL” per il lavoro sul territorio

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A Palazzo Isimbardi, sede dell’ente dell’area metropolitana, convegno dedicato ai progetti di Garanzia di occupabilità alla presenza della vicesindaca metropolitana Michela Palestra, della consigliera delegata Diana De Marchi  e del ministro del Lavoro Andrea Orlando
Lavoro, garanzia di occupabilità e prospettive del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza sotto i riflettori, mercoledì 13 aprile, a Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano. Un’intensa mattinata di confronto su un tema chiave, quello del lavoro, fortemente voluto dalla consigliera delegata dell’ente, Diana De Marchi, che ha riunito relatrici e relatori di prim’ordine attorno ad un tavolo virtuale (alcuni erano collegati online) per discutere di “PNRR per il lavoro e l’occupazione nei territori della Città metropolitana”, declinando le prospettive nazionali in chiave locale, in vista dell’apertura dei primi avvisi pubblici regionali prevista per fine aprile.

Ad aprire i lavori nella sala Consiglio di Palazzo Isimbardi, la vicesindaca metropolitana Michela Palestra: “Guardiamo con interesse alle prospettive del lavoro legate alle opportunità del Piano nazionale di Ripresa e resilienza. Il nostro ente ha lavorato con impegno su diversi fronti, insieme ai Comuni del territorio, per intercettare quante più risorse possibili nell’area metropolitana al fine di favorirne la crescita. L’occupazione è un tema fondamentale su cui tutte le istituzioni, a vari livelli, devono quanto più collaborare e agire in sinergia per creare nuove opportunità e per offrire occasioni di inserimento in un mercato del lavoro complesso e in continuo divenire. Oggi abbiamo l’occasione di approfondire insieme agli esperti del settore il programma GOL: Garanzia di occupabilità per i lavoratori attraverso una serie di obiettivi e azioni concrete volti a raggiungere la fascia di popolazione più vulnerabile, attraverso la digitalizzazione, l’integrazione dei servizi e l’inclusione lavorativa e sociale”.

In collegamento da Roma è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che ha posto l’accento sull’importanza di coinvolgere le parti sociali nell’attuazione del programma GOL, ribadendo come quelli trattati nel convegno siano “temi centrali e cruciali nell’attuazione del PNRR. Dobbiamo far sì che le risorse siano spese bene per dare una spinta decisa alla ripresa, in una fase di accentuata conflittualità. A disposizione 4,4 milioni di euro di fondi europei – ha ribadito. Un ruolo chiave per l’attuazione dei progetti è svolto dagli enti locali. Le regioni hanno delegato a province e Città metropolitane la gestione dei centri per l’impiego, serve ora un grande sforzo per il bene del Paese”. Il ministro ha assicurato la massima disponibilità all’ascolto e al confronto sulle criticità, ribadendo come “le parti sociali sono attori fondamentali di questo percorso”.

“Un impegno concreto che fa leva sulla digitalizzazione e prossimità dei servizi, sull’integrazione tra politiche lavorative e formative a più livelli, sul coordinamento dei servizi offerti sul territorio, favorendo la cooperazione pubblico-privato – ha esordito la consigliera con delega al Lavoro, Diana De Marchi – L’obiettivo è personalizzare gli interventi, coinvolgere le imprese, monitorare con attenzione il mercato del lavoro grazie all’implementazione dei centri per l’impiego. Dobbiamo innovare e implementare il nostro patrimonio storico dei servizi. Abbiamo più risorse per potenziare il personale che opera nei servizi, per migliorare le infrastrutture e riqualificare i luoghi articolando i nostri Centri per l’impiego in modo più diffuso e capillare. Iniziamo con uno sportello in ogni municipio della città di Milano ma ragionando anche su luoghi informali in tutta l’area metropolitana, favorendo l’integrazione delle politiche, la parità di genere e l’inclusione a 360°”. L’obiettivo è intercettare tutte le persone svantaggiate e vulnerabili “per una vera inclusione sociale – ha aggiunto – Da qui l’idea di uno sportello negli istituti penitenziari, applicando il programma GOL anche nelle carceri”.

Federico Ottolenghi, Direttore Politiche del lavoro e welfare della Città metropolitana di Milano, ha illustrato le quattro linee strategiche su cui l’ente intende lavorare. In primis la conclusione del piano di potenziamento (che finora ha visto concludere 180 assunzioni; in vista assegnazioni e un nuovo bando per 75 operatori del mercato del lavoro), ma anche 15 milioni di euro per la riqualificazione dei nove centri per l’impiego esistenti e per l’apertura di sportelli nei municipi milanesi. Inoltre, la Città metropolitana punta a “garantire le massime prestazioni nell’erogazione dei servizi, così da trasformare i centri per l’impiego in uno strumento riconosciuti da tutti come punto di riferimento”. In secondo luogo, si vuole raggiungere gli obiettivi del programma GOL nell’area metropolitana, col supporto attivo di AFOL metropolitana. Non solo: la Città metropolitana punta a dotarsi “di un atto di indirizzo che recepisca le indicazioni della consigliera De Marchi in termini di inclusione e pari opportunità per un accesso ai servizi pieno e qualificato”, ha aggiunto Ottolenghi. La promozione di un sistema coordinato e integrato tra attori pubblici e privati e l’effettiva capacità di inserimento nel mondo lavorativo come sistema di misura sono gli altri due punti fermi.

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Sintesi dei lavori della mattinata

Sotto i riflettori il programma GOL (Garanzia di occupabilità per i lavoratori, disponibile al link https://www.lavoro.gov.it/notizie/Documents/GOL-slide-Programma-20211021.pdf), che si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1, del PNRR, la sezione del Piano dedicata alle politiche del lavoro e che riguarda il quinquennio 2021-2025, con un investimento pari a 4,4 miliardi di euro. In merito al programma GOL sono tre i target prefissati:

1.      almeno 3 milioni di beneficiari di GOL entro il 2025. Di questi, almeno il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55;

2.      almeno 800 mila dei suindicati 3 milioni dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300 mila per il rafforzamento delle competenze digitali;

3.      almeno l’80% dei CPI in ogni regione entro il 2025 rispetta gli standard definiti quali livelli essenziali in GOL.

L’obiettivo è personalizzare gli interventi, coinvolgere le imprese, monitorare con attenzione il mercato del lavoro grazie all’implementazione dei centri per l’impiego. Il programma Gol sarà rivolto ai beneficiari e alle beneficiarie di ammortizzatori sociali, Naspi, reddito di cittadinanza, ma anche giovani e persone vulnerabili, disoccupati/e, lavoratori e lavoratrici con redditi molto bassi.

Cinque i percorsi delineati: reinserimento lavorativo, aggiornamento (upskilling), riqualificazione (reskilling), lavoro e inclusione, ricollocazione collettiva. Un programma che è anche un laboratorio di esperienze e innovazione, soprattutto in ambiti come le competenze digitali, l’analisi dei target occupazionali che più difficilmente si rivolgono ai Centri per l’impiego (con  la mappatura e/o promozione di spazi accreditati o accreditabili per co-working, fab lab e incubazione, l’accelerazione di impresa per la creazione di comunità professionali che facilitino l’auto-impiego), ma anche la  fragilità e la vulnerabilità, con la  sperimentazione di forme di occupazione “protetta” o di percorsi di accompagnamento dedicato, con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, per persone con disabilità grave o per i disoccupati più fragili.

Cristina Tajani, Consigliera esperta presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha affrontato il tema dei territori nelle nuove politiche del lavoro, Marco Leonardi, dell’Università Statale e Capo Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è concentrato su PNRR  e politiche del lavoro, Paolo Mora, Direttore generale Formazione e lavoro della Regione Lombardia sulla declinazione regionale del programma GOL, mentre  Federico Ottolenghi, Direttore Politiche del lavoro e welfare della Città metropolitana di Milano ha evidenziato le sfide dei servizi ai lavoro nel territorio di competenza. Infine Maurizio Del Conte, dell’Università Bocconi e Presidente di Afol metropolitana ha fatto leva sul concetto di integrazione tra politiche attive e formazione professionale.

Tre i panel su cui si è poi snodata la mattinata: il primo su “Gli attori e le attrici del sistema” con interventi di Tommaso Di Rino, Direttore generale Afol metropolitana, Antonella Marsala, Direttrice Anpal Servizi Lombardia, Maurizio Mirri, Assolavoro Diego Montrone, Coordinatore AEF Lombardia; il secondo dal titolo “Protagonisti i Comuni”con  Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano, Roberta Maietti, sindaca del Comune di Rodano, Maria Lorena Ziprandi, Consigliera delegata al Lavoro del Comune di Magnago; il terzo dedicato a “Lo sguardo e il contributo delle parti sociali” con  Marco Accornero, Segretario generale Unione artigiani, Massimo Bonini, Segretario generale Camera del lavoro di Milano in rappresentanza di CGIL-CISL-UIL; Valeria Innocenti, Direttrice Area Lavoro e previdenza, Assolombarda.

RIVEDI IL CONVEGNO:

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