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Pista ciclabile progetto sbagliato, Gelli: “Siamo alla farsa”. Salvaggio spiega: “Solo errore tecnico, per fine maggio, via agli espropri”

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MAGENTA – “Dunque accade a Magenta che la giunta presenti il Progetto per la realizzazione di una pista ciclabile che unisce appunto, Magenta a Corbetta. La commissione paesistica lo boccia. Tocca rifare tutto. Non so voi ma rimpiango la trasmissione “dilettanti allo sbaraglio””.

Simone Gelli, capogruppo della Lega Nord, usa l’ironia per commentare la notizia in base alla quale il progetto di completamento della pista ciclabile lungo il fontanile Fagiolo, in zona piscine, sarebbe  stato bocciato dalla Commissione paesistica di palazzo Formenti.  In realtà, la notizia suona assai curiosa, anche perché trattasi di un organismo tecnico consultivo dell’amministrazione comunale. L’assessore alle Opere pubbliche e territorio Enzo Salvaggio, dal canto suo, tende a minimizzare e puntualizza: “Si è trattato di un semplice errore tecnico. Può capitare, ripresenteremo a breve la procedura e non ci saranno intoppi”. Quel che è certo è che con la campagna elettorale, ormai alle porte, anche una questione del genere, dai contorni burocratici, può diventare utile per innescare la polemica. Sicuro è comunque, che l’intervento in questione è atteso da tempo. Sul versante corbettese, infatti, questo passaggio in sicurezza per i ciclisti è stato concluso da parecchio. Ora, appunto, per chiudere il cerchio tocca a Magenta. E, in effetti, durante l’ultimo Consiglio comunale, in cui si è andati ad approvare il bilancio di previsione per l’anno in corso, l’assessore Salvaggio ha menzionato due opere “strategiche”, ossia, il rifacimento della via Garibaldi e la pista ciclabile tra Magenta e Corbetta. In una zona tra l’altro che in passato è stata teatro anche di incidenti.  Per quanto riguarda i costi stimati l’opera prevede un investimento di circa 380 mila euro. Quanto ai tempi, l’assessore Salvaggio spiega “che già in settimana l’Amministrazione ha compiuto un primo sopralluogo”. “E’ importante per noi avere il via libera sul progetto definitivo perché solo in questo modo possiamo avere il lasciapassare per gli espropri”. Se tutto andrà per il verso giusto, la procedura per l’acquisizione delle aree potrebbe avere avvio ai primi di giugno. Quindi, la gara d’appalto potrebbe partire a fine mese. In quel caso per i lavori veri e propri si parlerebbe dopo le ferie, quindi, ad elezioni amministrative già celebrate. Intanto, il Comune, però, conta di introitare denaro fresco con il piano alienazioni. “Siamo fiduciosi – chiosa Salvaggio – che stavolta le trattative vadano a buon fine. In questo caso le casse del nostro erario avrebbero più ossigeno per questo tipo di intervento”.

Fabrizio Valenti

(nelle foto sopra l’assessore alle Opere pubbliche Enzo Salvaggio, qui di lato Simone Gelli capogruppo LN)

 

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