Pietro Pierrettori ricorda l’amico Aldo Belletta, l’animo di un bambino

"Aldo, l’animo di un bambino. Quindici anni passati insieme, ogni giorno. Ci conoscevamo in quella Magenta dove ci si conosceva tutti".

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Aldo Belletta, Magentino. Aldo, l’animo di un bambino. Quindici anni passati insieme, ogni giorno.
Ci conoscevamo in quella Magenta dove ci si conosceva tutti. Quella Città che Aldo metteva ai primi posti nelle sue attenzioni

Ha avuto modo di “servirla” sotto tre Sindaci, prima come Consigliere poi come Assessore.
Quando è arrivata l’epoca della pensione, ha accolto con entusiasmo il mio invito ad entrare in Pro Loco e, nelle ultime chiacchierate, ancora una volta mi ha ringraziato per averlo coinvolto.
È stato tra gli amici che, sollecitati dal compianto Giovanni Lami, hanno fondato l’Università del Magentino.

Il suo senso del dovere, che è indispensabile anche in una associazione, ma soprattutto la sua disponibilità, la sua pacatezza, la bontà d’animo e la sua discrezione hanno fatto di lui un riferimento nella Città.
Ci ha coccolati con i dolci da lui preparati per le sedute del Consiglio, ci ha rallegrati con la sua ironia (quasi inglese), ci ha stupito per idee alla quali nessuno di noi era arrivato. Ci ha colpiti nel cuore forse proprio perché aveva il candore e la purezza di un bambino.

I Consiglieri di Pro Loco Magenta e Università del Magentino, distrutti dal dolore, stringono in un abbraccio la moglie e i figli. Da quel “maledetto” 26 marzo, quando con il suo messaggio ci piombava addosso un macigno, non abbiamo smesso di pensarlo, sentirlo, incoraggiarlo.

Alcuni di noi hanno avuto il privilegio di incontrarlo. Gli incontri con don Giuseppe lo ricaricavano.
Mi scriveva che vedeva il tunnel nero, ma non aveva paura, rimaneva fiducioso.
Soffriva della sofferenza che stava dando ai suoi cari.

Nei messaggi e nei nostri incontri terminava sempre con lo spronarmi a fare il meglio per la festa che si stava avvicinando “Pietro mi raccomando un giugno eccezionale per la nostra Magenta. Per la nostra amata Città è importante ricordare il 4 giugno e penso di aver dato il mio piccolo aiuto per il successo della programmazione”.

Sempre Magenta nel cuore e Magenta sulle labbra. Da uno degli ultimi messaggio che gli avevo inviato:
“Aldo, tu sei un mio fratello e ti devo molto. Sei sempre stato quello a cui ho detto tutto, ma non ti ho mai detto (e tu non te ne sei accorto) quante volte hai placato le mie sfuriate quando partivo in quarta!
Non sai quante volte le tue intuizioni, sempre discrete e misurate (come sei tu), hanno determinato dei miei ripensamenti su tanti argomenti.
Possiamo dire, con orgoglio, di aver fatto tante belle cose. Soprattutto senza alcun interesse (cosa rara, al giorno d’oggi). Tu sai che è da tempo che ti dico che sono stanco, per molti motivi. Siamo rimasti delusi e amareggiati nel vedere che, molte volte, le nostre fatiche e i nostri impegni sono stati banalizzati e sottovalutati.
Abbiamo vissuto delle esperienze che non si potranno più ripetere. Siamo cambiati noi ed è cambiato molto attorno a noi. Però le nostre soddisfazioni ce le siamo prese. Stringendo i denti abbiamo portato a compimento tutto quello che abbiamo ideato. E..ci siamo divertiti, molto.
Ora devi avere grande fiducia in chi ti sta vicino, dalla famiglia ai medici. Vedrai che la luce arriva dopo i periodi bui”. Sappiamo che sarai sempre al tuo posto, in mezzo a noi

Un abbraccio a nome dei Consiglieri e Soci di Pro Loco Magenta e Università del Magentino.
Pietro
Magenta 30-05-2024

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