Parla il presidente della Pro Loco: “Una bellissima esperienza che mi ha arricchito molto”
MAGENTA – “Una bellissima esperienza che mi auguro di ripetere ancora. Un confronto genuino e spontaneo. Spero tanto di avergli trasmesso qualcosa della nostra storia”.
Così Pietro Pierrettori nel commentare l’iniziativa dell’altro giorno, quando, in Casa Giacobbe, oltre ai trecento cinquanta studenti, accompagnati quest’anno a visitare Casa Giacobbe, il Museo e la Storia di Magenta, c’erano degli ospiti moto speciali.
Un gruppo di migranti attualmente ospiti presso la Casa Vincenziana di via Casati che sta stanno seguendo un percorso didattico educativo. “Un po’ in francese, un po’ in inglese – ha detto Pierrettori – ma alla fine ci siamo intesi. Ovviamente, siamo stati molto sul generico. E’ stato un momento leggero ma assai significativo”. Il presidente della Pro Loco si è soffermato su vicende della Seconda Guerra d’Indipendenza che hanno avuto come teatro, appunto, Magenta. “Ho ricordato loro – ha detto Pierrettori – come alcuni soldati che combattevano al fianco delle truppe francesi, provenissero proprio dal Nord Africa”.
Le parole di Pierrettori hanno suscitato interesse. “La platea era variegata, c’erano ragazzi provenienti dalla Guinea Bissau, piuttosto che dal Bangladesh. Ho detto loro che anche noi siamo una nazione che si è creata una coscienza comune recente. I loro Paesi spesso sono martoriati da guerre intestine, ma l’auspicio è che anche questi possano trovare un giorno la pace e l’unità”.
F.V.