Piano Metropolitano di Ripresa e Resilienza della Città metropolitana di Milano: stanziati oltre 39 milioni di euro

Dai Comuni oltre 180 manifestazioni d'interesse

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Sono state oltre 180 le manifestazioni di interesse pervenute dai Comuni alla Città metropolitana di Milano nell’ambito del Piano metropolitano di ripresa e resilienza (PMRR).
Lo scorso 15 ottobre sono scaduti i termini per presentare i progetti di massima nell’ambito dei filoni individuati sulla base del Piano strategico metropolitano, per cui l’ente di area vasta ha stanziato complessivamente 39 milioni di euro così ripartiti:

Digitalizzazione – 1 milione di euro.
 Transizione ecologica (progetto Spugna e NbS) – 10 milioni di euro. 
Mobilità ciclabile e Lum – 10 milioni di euro. 
Mobilità alternativa – 2 milioni di euro.
Istruzione e ricerca (Impianti sportivi e luoghi scolastici usufruibili da utenza extra scolastica -auditorium): 8 milioni di euro.
Inclusione e coesione (Housing sociale) 8 milioni di euro.

Il 30% delle risorse sarà destinato ai Comuni sotto i 10mila abitanti. Importante la risposta dei Comuni, con numerose progettualità soprattutto nell’ambito della transizione ecologica e della rete ciclabile. Il valore complessivo dei progetti, infatti, supera i 190 milioni di euro.

“Con il Piano metropolitano di ripresa e resilienza la Città metropolitana di Milano, per la prima volta nella sua storia, riesce a finanziare, concretamente e con risorse proprie, i progetti dei Comuni, destinando una parte dell’avanzo di Amministrazione – spiega il vicesindaco Francesco Vassallo – Una scelta chiara, che guarda al futuro e che punta alla sinergia tra enti. Sono soddisfatto della risposta dei Comuni, che hanno colto lo spirito dell’iniziativa.

Abbiamo a disposizione 39 milioni di euro e cercheremo di investirli al meglio, ma lancio una piccola provocazione: pensate a cosa potrebbe fare la Città metropolitana di Milano se, ogni anno, non dovesse contribuire alla finanza pubblica con oltre 100 milioni di euro, senza poter contare su flussi di entrata certi. Un tema forte, che mi sento di rilanciare in un’ottica di sussidiarietà e attenzione al territorio, a partire dai livelli più vicini ai cittadini e alle cittadine”.

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