Una delle domande più ricorrenti in paese è: chi è morto?
Forse per come Lapo (mio gatto vedi foto) era abituato in città tra happy crocchette e topo dance e voglia felina qui in provincia è molto sacrificato anche se da soprammobile qual è non ha molti rimpianti.
Qui non voglio bestemmiare sul romanzo più famoso del maestro Hemingway ma solo rilevare una consuetudine molto diffusa sulle realtà rurali dove il funerale è forse una delle poche occasioni di aggregazione e unione …
Poi il funerale è molto economico perché chiuso nel dolore e senza invito ed obbligo di scuderia sui banchetti …puoi pure metterti vicino ai parenti senza obbligo di regalo …
Certo non ci sono più i cortei che partono da casa fino alla chiesa nè i cortei da chiesa e campo santo ormai molto rari e poco frequentati …ma il fascino dell’ultimo saluto è sempre intatto …
La campana a morto o agonia suona per ricordare il passaggio di un’anima cristiana e non so se i comuni hanno suoni civici per coloro non professanti il rito cattolico …
Nelle sperdute province italiane il cattolicesimo si tramandava come una dote e pure l’uomo meno osservante del pianeta riceveva per bisogno dei parenti un saluto scristiano …
Quindi il morto in piccole realtà viene assegnato al rito cristiano di Santa Romana Chiesa ma non è così!!! Se il defunto o meglio i suoi eredi e partenti non richiedono un funerale in chiesa non suona la campana …
Questo è un tema difficile da fare capire alle solite frequentanti dei bar al mattino dove le ore scorrono lente prima di preparare il pranzo …
Un habitat dove certo il grande scrittore americano verrebbe tacciato e ingiuriato perché la non conoscenza non è un difetto ma l’arroganza e il pregiudizio sì….
Nelle realtà dimenticate d’Italia non è importante cosa dici ma chi sei per dirlo, l’apparire e la forza e il buon nome valgono più del concetto …
Purtroppo nessun uomo è un’isola e non può vivere indipendente dal resto del mondo …può cercare di migliorare l’ambiente, ma se l’arredo non vuole essere pulito e lucidato sarai costretto a vivere nel lerciume intellettuale e mentale, o nasconderti come il mio gatto Lapo quando voglio dargli la medicina o quando viene qualche estraneo in casa …
In questo Paese autoreferenziale e provinciale, chiuso e pure corrotto inizierà una delle campagne elettorali più calde e secche della storia con delle trombe d’aria di onnipotenza e acquazzoni di accuse …
Un paese che cerca i morti e si spaventa per il numero dei figli che fanno gli immigrati ….Senza chiedere ed imporre politiche per le famiglie …
Ma soprattutto nel voler votare a tutti i livelli non il migliore o più preparato ma quello peggio di noi perché capiamo cosa dice o dice quello che vogliamo sentire
Un paese dove le coppie si uccidono e le madri dimenticano i figli …senza che nessuno veda e segnali o intervenga ….un paese troppo impegnato a vedere il passato con i propri occhi che pensare al futuro …
Politica dell’oggi impegnata a pensare a chi muore invece a chi nascerà ….senza capire nemmeno il senso della campana …
E allora non chiediamoci per chi suona la campana a morto per non diventare un paese da funerale …che fa rima con provinciale ….dove si sa tutto dopo ma mai prima ….
A cura di Massimo Moletti