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Pd Magenta, parchi pubblici: “Molti giochi non sono accessibili”

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MAGENTA “I nastri da cantiere che hanno avvolto molti giochi per bambini nei parchi pubblici e nei giardini delle nostre scuole di infanzia sono ancora lì in queste giornate di fioriture alla fine dell’inverno”. E’ l’amara constatazione del Consigliere Comunale PD Enzo Salvaggio e della Capogruppo PD Elisabetta Mengoni.

“Per questo – sottolineano i dem – come Partito avevamo presentato nelle scorse settimane un’interrogazione per capire tempi e priorità per sistemare i giochi presenti nei parchi comunali. Ma la risposta dell’Amministrazione Comunale non chiarisce se e quando si svolgeranno i lavori dopo mesi in cui nulla è cambiato”.

Secondo Salvaggio e Mengoni oggi a soffrire sono in particolare le scuole d’infanzia, in via Caracciolo e nelle altre due strutture, dove il personale docente si trova in difficoltà a portare fuori a giocare le classi perché non tutti i giochi possono essere utilizzati: “Pensate alla delusione dei piccoli, ma anche alla responsabilità delle maestre che devono in qualche modo tenerli lontani dai giochi”.

La situazione non migliora in vari punti della città: “Abbiamo chiesto anche di conoscere le tempistiche per gli interventi in parchi comunali come il Ghedini, in Via Radice, e il Parco caduti e dispersi in Russia, dove siamo andati insieme ai nostri concittadini che non trovano risposte da parte dell’Amministrazione, neppure uno straccio di comunicato su quando saranno ripristinati”.

“Il problema – concludono i dem – è legato al ritardo con il quale l’Amministrazione Del Gobbo sta arrivando ad approvare il bilancio di previsione del Comune, non permettendo ne di spendere le risorse previste (circa 150.000 mila euro), ne di capire con che priorità verranno eseguiti gli interventi. Approvare il bilancio ad aprile è un grave errore che dilaterà sicuramente le tempistiche per dare risposte concrete su questo e altri temi. L’annunciato “Rinascimento” tarda ad arrivare e ci rattrista sapere di cittadini che si spostano verso le città vicine perché a Magenta non ci sono parchi comunali degni di questo nome”.

PD MAGENTA

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