Pavia, vicesindaco col telefonino alla guida: patente sospesa

Colta in flagrante mentre utilizzava il cellulare al volante, Alice Moggi – vicesindaco di Pavia – incappa in una sanzione prevista dal Codice della Strada. L’episodio solleva interrogativi sulla coerenza tra ruoli istituzionali e comportamenti individuali.

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L’episodio si è verificato mercoledì sera in via Taramelli, nei pressi del Policlinico San Matteo. Una pattuglia della Polizia Locale ha fermato un’automobilista sorpresa alla guida con il cellulare in mano: si trattava di Alice Moggi, vicesindaco della giunta di centrosinistra in carica da quasi un an.

Per lei è scattata immediatamente la sospensione della patente, come previsto dall’articolo 173 del Codice della Strada. Il documento di guida è stato sequestrato e trasmesso alla Prefettura, che ora dovrà decidere la durata del provvedimento: da un minimo di 15 giorni fino a due mesi. Oltre alla sanzione amministrativa, è stata comminata anche una multa di 250 euro.

Particolarmente significativo il fatto che Moggi sia una delle principali promotrici del progetto “Pavia Città 30”, iniziativa volta a ridurre i limiti di velocità su molte strade urbane, con l’obiettivo dichiarato di aumentare la sicurezza stradale. Un progetto che ora rischia di essere oscurato da un gesto poco responsabile e in contrasto con le buone pratiche di guida che lo stesso piano intende incentivare.

L’episodio alimenta il dibattito sulla credibilità delle istituzioni locali e sull’esempio che gli amministratori pubblici dovrebbero dare, soprattutto quando si tratta di temi – come la sicurezza stradale – al centro del loro impegno politico.

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