Non ci sta e promette battaglia. Per lei e per l’attuale compagno. Chiara Sigolotto lo difende e continua a ribadire la sua innocenza, nonostante il tribunale di Pavia lo abbia condannato a 5 anni di reclusione per avere maltrattato i 4 bambini nati dalla precedente relazione della donna. Bimbi già oggetto di maltrattamenti dal padre biologico, quando vivevano a Robecco sul Naviglio. Ora Chiara vive in un paese della lomellina e ha avuto altri due figli dall’attuale compagno. E’ stata accusata di falsa testimonianza perché, in sede processuale, ha detto che l’attuale compagno non ha mai maltrattato quei bambini. “Si sono attaccati al mio compagno perché ha avuto tre mogli – sostiene Chiara – hanno detto tante cose su di lui, anche che era dedito all’alcol. Ma lui ha fatto tutto quello che doveva fare, è andato in comunità ed è anche donatore di sangue. Ha fatto tutti gli esami che gli hanno chiesto: urine e capello. E, ripeto, non ha maltrattato nessuno”.
Oggi Chiara dice di faticare per poter vedere i suoi bambini. Ma a farle ritenere che la giustizia nei suoi confronti non abbia usato la dovuta attenzione sono le tante problematiche emerse. I ritardi ingiustificati che hanno prolungato il processo, la difficoltà nel trovare una comunità per avvicinarsi ai figli e le tante contraddizioni. Una vita che l’ha portata ad avere altri due figli ai quali presta ogni attenzione possibile. L’ultimo nato ha 18 mesi e, così piccolo, sta già vivendo una situazione familiare complicatissima.
“Ora l’avvocato del mio compagno aspetta le motivazioni e poi presenteremo appello contro questa sentenza che riteniamo ingiusta”, ha commentato. “Ci difenderemo anche dalla falsa testimonianza – ha aggiunto l’avvocato di Chiara, Susanna Marangoni – un’accusa che riteniamo completamente assurda”.