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Parabiago progetta il futuro del centro cittadino: scelto il progetto architettonico

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PARABIAGO – Erano sei, e tutti con un denominatore comune: gettare le basi del futuro del centro cittadino di Parabiago dandogli nuovo impulso sia in termini di attraibilità sia sul piano della funzionalità. In ambedue i casi per favorirne una fruizione più poliedrica e consapevole. Tre le direttrici lungo cui le idee progettuali hanno corso: edilizia vernacolare delle corti per “perseguire – ricorda il comune-  la rigenerazione o riqualificazione di questi ambiti edificati del centro cittadino che permetta di giungere alla rinascita di questi spazi attraverso delle norme tecniche di attuazione che ne incentivino l’attuazione e il recupero”, l’ambito di trasformazione attiguo alla piazza cittadina e concernente l’area Rede e “quadrilatero della battaglia” per “il rilancio delle funzioni e dei servizi a sostegno della rinascita del centro cittadino” e, non da ultimo, piazza Maggiolini, “con un nuovo modo di concepire lo spazio pubblico nell’ottica di una migliore fruizione da parte della collettività”.
Alla fine la scelta della giuria nel laboratorio che la giunta del sindaco Raffaele Cucchi ha portato avanti in collaborazione con la Triennale di Milano è caduta sul progetto degli architetti Patrizia Scrugli, Marco Dibenedetto, Costanza Ghitti e Jacopo La Mura. La soddisfazione del primo cittadino si avverte appieno dalle sue parole: “mi congratulo con coloro che hanno vinto  il concorso di idee sulla rigenerazione urbana –  ha affermato – e un grazie di riconoscenza a tutti i partecipanti per avere investito in progettualità dando suggerimenti e punti di vista differenti; il lavoro svolto in collaborazione con la Triennale di Milano è stato davvero interessante e notevole, un modo di ripensare il centro che sarà risorsa per futuri sviluppi della nostra città”. Cucchi ha poi ringraziato la giuria tecnica con il direttore artistico della Triennale Lorenza Baroncehelli  e il presidente Stefano Boeri in testa così come ai cittadini che “hanno partecipato – conclude – alla votazione popolare che ha selezionato i finalisti”.
Cristiano Comelli    

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