Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
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PARABIAGO – Per un genitore, perdere un figlio è l’esperienza più lacerante che si possa vivere. Il nastro del senso della vita si riavvolge e reinciderlo nel segno della convivenza con il dramma diventa sfida difficilissima. Una sfida che un padre, Dino Scaldaferri, rimasto privo del figlio morto a soli 24 anni di Hiv sta provando ad affrontare giorno dopo giorno. La sua storia è stata raccontata in un libro da lui scritto a quattro mani con Alessandro Mullari e intitolato “Mio figlio mi ha insegnato” che sarà presentato da remoto venerdì alle 21.15 a cura dell’amministrazione comunale di Parabiago. La serata è stata fortemente voluta, oltreché dallo stesso primo cittadino Raffaele Cucchi , dagli assessori Elisa Lonati (politiche sociali) e Barbara Benedettelli (sicurezza).
“Fabio – questo il nome del figlio che Cucchi ricorda nel presentare l’iniziativa – era riuscito a sconfiggere la dipendenza dalla droga ma essendo ormai diventato sieropositivo non ce l’ha fatta, Dino, il papà, si mette in discussione, come uomo e genitore , comprende i suoi tanti errori e capisce cosa può spingere un ragazzo verso una dipendenza, una testimonianza che può essere di aiuto a molti”.
Cristiano Comelli
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