RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – <<Egregio direttore, la morte del nostro Paolo nazionaleย รจ un profondo lutto perchรฉ con lui muore non solo un uomo e calciatore, ma un idolo e un’Italia normale che dominava il mondo.
Paolo era un uomo umile e sincero, professionista in tutto quello che faceva, rappresentante unico di quell’Italia anni 80 che era una fucina di talenti, idee e voglia di fare.
Un uomo normale senza grilli per la testa e troppo boria, ma un grande carattere volenteroso, la tenacia e la perseveranza, lo stoicismo, tutti valori insiti di un’Italia in cui potevi cadere e risalire che se un’idea falliva non falliva l’uomo ma un suo progetto, un’Italia dove anche i grandi personaggi dicevano …ho sbagliato senza appellarsi ai santi e conflitti di pianeti.
Un’Italia quella di Pablito che arrivava prima in tutto ma non piaceva agli intellettuali chic…quel mondiale di cui si poteva creare un merchandising รจ ancora quello piรน amato …e nemmeno la vittoria del 2006 ne ha frenato l’entusiasmo perchรฉ lรฌ c era l’eroe,il vaccino ai nostri mali …c’era Pablito, l’uomo di provincia che non fa il despota nel borgo ma va a dominare il mondo.
Oggi l’Italia รจ alle prese con una grande crisi, sanitaria, economica e politica, infatti, siamo stati il primo Paese ad entrare in pandemia e avremo il vaccino solo a fine gennaio!!!!ย Perchรฉ ??? Poiย con la burocrazia italiana inizieranno a distribuirlo verso la metร o la fine di febbraio, se tutto andrร bene, tre mese dopo gli altri….
Purtroppo di Pablito in politica non ce ne sono e nemmeno piรน nel nostro Paese. Qui vediamo solo gente con fama d’apparire che si gonfiano il petto e non chiedono mai scusa
Se ne va Pablito e con lui il saluto ad un’Italia semplice e senza boria che si faceva rispettare e amare nel mondo. >>
Massimo Moletti