“Care concittadine, egregi concittadini. Dal 1settembre sono un pensionato. Del Liceo mi mancano i ragazzi non certo le scartoffie. Sto facendo le cose che mi piacciono di più: passeggiate nel verde, scrivo e canto per beneficenza con una band di bravi musicisti…”
Inizia così la lettera di presentazione di Sergio Garavaglia agli Ossonesi. Già Sindaco del suo paese fino al 2004, un periodo nel quale Ossona è cresciuta e si è sviluppata, ultimamente Garavaglia avendo tenuto per anni in piedi l’opposizione ossonese era diventato consigliere comunale sempre di minoranza a Nerviano. Carica che ha lasciato nel momento in cui ha rilanciato il guanto di sfida per amore del suo paese.
“Il Sergio” è una figura caparbia, determinata, competente. Pur essendo andato incontro a più di una sconfitte nelle ultime elezioni amministrative, è convinto che il suo paese meriti di più, molto di più.
Da qui lui adesso esponente di Fratelli d’Italia, la nuova sfida del prof per Villa Litta Modignani.
“Nella mia vita oltre alla scuola mi piace occuparmi di politica, quella bella – scrive ancora nella sua lettera di presentazione – inclusiva e solidale. Ho già avuto la fortuna di aver amministrato Ossona. Il mio paese, la mia casa, la mia vita …. Mi piacerebbe farlo ancora”.
Indubbiamente adesso al ‘Sergio’ oltre alla passione – quella c’è sempre stata – non mancano il tempo, così come l’esperienza e le competenze, appunto, da mettere in campo.
L’obiettivo è ‘servire il suo paese e soprattutto gli Ossonesi migliorando la loro vita”. Garavaglia punta anche e soprattutto sulla politica basata sull’etica della Verità.
“Quello che promettiamo… noi facciamo”.
Garavaglia ribadendo la sua disponibilità all’incontro e al confronto con tutti invita gli Ossonesi a partecipare il prossimo 6 giugno dalle 18,30 alle 22 al bar dell’Ettore (vedi locandina) alla festa di chiusura della sua campagna elettorale.
“Un appuntamento per chiacchierare insieme, per conoscerci, senza giudicare e possibilmente lavorando insieme per fare del bene gratuitamente per la propria comunità”