― pubblicità ―

Dall'archivio:

Ospedale Abbiategrasso, parla Finiguerra: ‘Audizione deludente, continuare la mobilitazione’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Riceviamo e pubblichiamo

ABBIATEGRASSO – Dopo le mobilitazioni che durano da tempo, con oltre 11 mila firme raccolte, dopo la manifestazione del 16 dicembre, dopo le visite ad Abbiategrasso dei rappresentanti di tutte le forze politiche, dopo la delibera del 2017 approvata all’unanimità nella scorsa legislatura dalla Commissione Sanità che invitava la Giunta Regionale e l’Assessore Gallera a ripristinare i servizi perduti e a riaprire il Pronto Soccorso del C. Cantù, stamattina una delegazione dell’abbiatense è stata ricevuta in audizione dalla nuova Commissione Sanità della Regione Lombardia.

Un’audizione che segue le parole di questi giorni dell’assessore regionale al Welfare Gallera che non lasciano spazi e non aprono spiragli.

Abbiamo rappresentato la situazione paradossale del nostro ospedale C. Cantù: un gioiello moderno e funzionale, oggetto di investimenti per 30 milioni di euro, che oggi si vede chiudere uno dopo l’altro specialità, reparti e pronto soccorso.

Abbiamo spiegato e illustrato dati e normativa alla mano che l’ospedale di Abbiategrasso e tutto il territorio che conta oltre 80 mila abitanti su 207 kmq può e deve rendere tutti servizi per cui è stato realizzato e rimesso a nuovo. Abbiamo reso evidenza del fatto che anche il Pronto Soccorso di Magenta paga il depotenziamento dell’ospedale di Abbiategrasso in termini di attese e disagi al Formaroli.

Abbiamo evidenziato che non è sicuramente un esempio  di “buona politica” quella che vanifica un investimento di 30 milioni di euro su un ospedale esistente, mettendolo di fatto su un binario morto, e che nel contempo pianifica di costruire un nuovo ospedale da 350 milioni di euro (a Busto Arsizio) a 6 km da un nuovo ospedale appena finito costato 200 milioni di euro (Legnano).
Abbiamo ricordato a tutti i commissari presenti che l’indirizzo sulla politica sanitaria è competenza loro e che a loro spetta decidere come spendere e come garantire i servizi essenziali di assistenza.

Sinceramente mi sarei aspettato che il presidente della commissione e i consiglieri dei partiti di maggioranza intervenissero nel merito, prendessero un impegno preciso, chiedessero qualcosa in più per capire, rispondessero almeno all’invito di venire a vedere con i loro occhi il nostro ospedale.
Invece, il nulla.

A parte gli interventi dei consiglieri di minoranza del PD, della lista civica e del M5S, nessun esponente della maggioranza ha ritenuto di prendere parola. In silenzio Forza Italia e Fratelli d’Italia che con loro esponenti si sono spesso presentati sui palchi della protesta e soprattutto in silenzio la Lega Nord, che veniva con Salvini a farsi i selfie davanti all’ospedale C. Cantù in campagna elettorale.
L’impressione generale è stata quella di un’audizione quasi inutile. Tant’è che il presidente della Commissione della Lega Monti, ha sostanzialmente chiuso l’iter che riguarda la sua commissione, rinviando tutto, eventualmente, al Consiglio Regionale.

A questo punto, non resta che continuare la mobilitazione e chiedere che proprio il Consiglio Regionale si esprima. Così vedremo quali forze politiche sono a favore e quali sono invece contrarie. Così sapremo se tutti i politici regionali che sono venuti a prendere impegni sono credibili o se invece sono solo attori di una farsa, messa in scena un teatro nuovo di pacca da 30 milioni di euro chiamato ospedale C. Cantù.

Domenico Finiguerra

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi