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Ospedale Abbiategrasso, Finiguerra a testa bassa: ‘Adesso via anche l’anestesista nei festivi..’

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ABBIATEGRASSO – L’ennesima notizia ( di tenore tutt’altro che positivo) sull’ospedale di Abbiategrasso è stata confermata ieri sera da Marzo Aziani sull’edizione on line di Ordine e Libertà; nei fine settimana, al Ps del Cantù, non sarà disponibile l’anestesista (che secondo l’Azienda sarà invece reperibile, in quanto generalmente sottoutilizzato).

La prima reazione politica alla notizia arriva da Domenico Finiguerra di Cambiamo Abbiategrasso.

“Se davvero, come abbiamo appreso da fonti attendibili, verrà sospesa anche l’attività di guardia anestesiologica presso l’ospedale di Abbiategrasso (scelta che si aggiungerebbe al fatto che dal prossimo mese di agosto non si accetteranno più neanche le richieste di viste cardiologiche), sarà la prova che chi dirige la sanità nel nostro territorio ha deciso non solo che il Pronto Soccorso è ormai da dimenticare ma che il C. Cantù è destinato ad una fine ingloriosa dopo 138 anni di storia.

Altro che eccellenze. Altro che i proclami dell’assessore Gallera che, mentre conferma la chiusura del PS, dichiara che investirà su Abbiategrasso.
Il vero obiettivo è sempre lo stesso: svuotare, depennare, depotenziare.
E mettere l’ospedale sempre più sulla strada per diventare un cronicario.
Con buona pace dei 30 milioni di euro spesi per fare un ospedale moderno e nuovo di pacca, con buona pace dei fondi raccolti in tutti questi anni con tanta fatica e impegno da associazioni e cittadini per comprare apparecchiature costosissime, con buona pace del diritto ad avere servizi essenziali. Con buona pace del titolo di città che ormai è una barzelletta.

Noi non ci rassegniamo.
Alzeremo ancora la voce.
Chiederemo di nuovo al consiglio comunale della nostra città di fare altrettanto. Ci metteremo a disposizione della necessaria mobilitazione popolare e invitiamo tutti gli altri consiglieri comunali e agli altri sindaci del territorio a fare altrettanto”.

A questo punto, si attendono le ulteriori reazioni (ed anche una qualche forma di comunicazione dell’azienda sanitaria…).

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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