Il racconto dell’esperienza oratoriana corbettese di alcuni partecipanti
CORBETTA – “L’oratorio mi ha fatto crescere perché mi ha insegnato a stare con le altre persone e quindi a relazionarmi sia con i piú piccoli che con i piú grandi. Ho imparato a essere responsabile ma soprattutto questa esperienza mi ha permesso di far uscire una parte di me che altrimenti sarebbe rimasta nascosta, sono infatti riuscita a sconfiggere la mia timidezza”.
Queste sono le parole di una dei molti animatori che ogni giorno contribuiscono a rendere l’oratorio un luogo sereno e di divertimento, dove i bambini possono giocare assieme e imparare a costituire una piccola comunitá nella quale si cerca di insegnare anche ai piú piccoli il senso del vivere civile per esempio: un’innovazione di Don Ale, come simpaticamente egli si fa chiamare dai ragazzi, è il fatto di creare degli appositi bidoni colorati per la raccolta differenziata ricavati da materiali di riciclo nei quali i bambini sono tenuti a buttare i loro rifiuti per tenere l’oratorio pulito e in ordine come lo trovano al mattino.
Una giornata oratoriale tipo inizia infatti proprio dal mattino: i cancelli aprono alle 9 e, dopo un primo momento di gioco libero, i ragazzi si riuniscono per la preghiera che precede l’inizio delle attivitá organizzate e successivamente ancora una pausa di gioco libero a chiudere la mattinata; segue poi il pranzo e la riapertura alle ore 14 inaugurata dai balletti e dall’inno del “Detto fatto”, slogan di quest’anno, poi momento di preghiera, giochi e infine una sana merenda per tutti!
“Riuscire a far sorridere i piú piccoli anche quando sono arrabbiati o tristi, farli ridere, giocare con loro: queste sono le cose positive”. Confessa una novellina animatrice, che si è giá calata bene nel ruolo con la sua bella maglietta bianca, le maniche verdi e dietro, fieramente portata, la scritta “Animatrice” con sotto il suo nome, perché si, anche questa è una delle tante novitá 2017 firmata Don Ale, come le altre magliette per i bimbi, i cui diversi colori simboleggiano le 4 squadre.
Passando cosí tanto tempo insieme, tra animatori e bambini, si viene a instaurare un profondo legame che, alla fine, è ció che rimane e importa maggiormente di questa esperienza: l’oratorio infatti “ti arricchisce moltissimo, ti fa capire che la bellezza sta nelle piccole cose come nei gesti dei bambini, nei loro sorrisi inaspettati e negli abbracci spontanei che ti regalano: sapere che per loro sei una persona importante ti rende veramente felice”.
Giulia Accardo