Operazione antidroga dei Ros, coinvolta persona legata a capo ultras Boiocchi

Tra gli arrestati tre componenti della famiglia Calajò

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Tra le 14 persone arrestate dai carabinieri del Ros di Milano per un traffico di stupefacenti a Milano e in Sardegna figura anche Matteo Ardolino, indicato nell’informativa alla base dell’ordinanza di custodia cautelare “soggetto vicino a Vittorio Boiocchi, capo della Curva nord dell’Inter, assassinato a colpi di pistola in un agguato nell’ottobre del 2022″.
Nello spiegare le esigenze dei custodia cautelare il gip sottolinea che tra gli indagati almeno due sono “soggetti aventi disponibilità di armi e facenti parte di ambienti criminali delle curve” dello stadio.

Un altro, in un’intercettazione del 3 giugno del 2022, raccontava di “essere stato uno dei fondatori della “Fossa del leoni” del Milan e che poi, per conto di un altro indagato, “aveva preso parte a delle azioni di forza, forse anche con l’uso delle armi, finalizzate a prendere il controllo della curva sud” del Milan eliminando la “Fossa dei leoni”. “Gli ho fatto un favore a lui sono andato e pum, pum, pum e me ne sono andato ma avevo vent’anni”, raccontava.

Tra gli arrestati tre componenti della famiglia Calajò, già al centro di precedenti indagini. Luca Calajò è ritenuto il capo dell’organizzazione che era composta anche da donne, una soprannominata La Bionda nera”, l’altra “Pocahontas”. C’erano poi “Franco il bello” e “Masssimino spara spara”.

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