Si è svolta nella mattinata di ieri l’udienza di convalida del fermo di Andrea Mostoni, il 29enne di Robecco sul Naviglio accusato dell’omicidio di Vasilica Potincu, la donna di 35 anni trovata senza vita nella serata di sabato scorso in via Stelvio a Legnano.
Il giovane, tecnico manutentore, è comparso alle 10.30 davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, assistito dalla propria legale, l’avvocato Emanuela Re. Anche in questa occasione, così come era già accaduto dinanzi al pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Ciro Caramore, Mostoni ha scelto di non rispondere alle domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Secondo quanto si apprende, il 29enne continua a proclamarsi innocente, una linea che avrebbe ribadito solo informalmente alla propria difesa, ma senza rilasciare dichiarazioni ufficiali o fornire elementi utili alle indagini. Il pm ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere, mentre il giudice si è riservato la decisione, che dovrebbe arrivare nel corso del pomeriggio.
Il delitto di Vasilica Potincu, cittadina di origini romene che lavorava come prostituta nella zona, ha scosso profondamente la comunità legnanese. La donna è stata uccisa con una ferocia che ha lasciato pochi dubbi sulla natura violenta dell’aggressione. Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato a identificare Mostoni come principale sospettato, sulla base di indizi e accertamenti investigativi ancora in fase di approfondimento.
Nel frattempo, l’inchiesta prosegue per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e verificare eventuali ulteriori responsabilità. Le autorità non escludono che l’omicidio possa essere maturato in un contesto di degrado e marginalità, ma ogni pista resta aperta.
La comunità di Legnano attende risposte, mentre le forze dell’ordine continuano a lavorare per fare piena luce su un caso che ha riportato l’attenzione sul tema della sicurezza e della violenza contro le donne.