Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
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MILANO – Non solo un concerto ma un “art rock party”: cosi’ Omar Pedrini descrive “Timoria-viaggio senza vento, l’ultimo concerto”, l’appuntamento organizzato il 2 dicembre al Fabrique di Milano per celebrare il famoso concept album uscito 26 anni fa.
Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco: dallo scrittore Nicolai Lilin, che parlera’ del rock in Russia ai tempi del comunismo, all’emblema della psichedelia italiana Matteo Guarnaccia, fino a Eugenio Finardi e Mauro Pagani, ospiti dell’originale “Viaggio Senza Vento” che, per la prima volta dopo 25 anni, duetteranno con Omar rispettivamente sulle note di Verso Oriente e Lombardia. Inoltre, ci sara’ la proiezione del docufilm “Lawrence. A Life in poetry” di Giada Diano ed Elisa Polimeni, un documento su e con il ‘papa” della Beat Generation, Lawrence Ferlinghetti.
“Viaggio senza vento” – racconta Pedrini – e’ un concept album che racconta una storia unica. Non e’ fatto da 21 canzoni singole, ma e’ strutturato come una vera e propria opera rock.
I testi parlano della stessa persona dalla prima canzone alla ventunesima, un po’ come se fosse un film o un’opera teatrale.
Racconta la storia di Joe, che era il mio alter-ego, un ragazzo con problemi ovviamente di droga che finisce in carcere. Poi pero’ reagisce, fugge dal carcere, va in oriente dove trova l’amore, la spiritualita’ che gli mancava e quindi torna in Italia sotto forma di guerriero; e’ un po’ la trasformazione di un ragazzo perdente che rinasce guerriero dopo un viaggio, un lavoro su se stesso”.
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