«Investire nelle persone e dare priorità all’istruzione dei nostri figli – come recita lo slogan di quest’anno della Giornata Mondiale dell’Educazione – significa investire sulla cultura, sulla crescita, sugli strumenti formativi e didattici da dare ai giovani e non propagandare l’ideologia gender, la Carriera Alias, educazione sessuale e contenuti inappropriati ai bambini. E’ inaccettabile che, in questi ultimi anni tanti soldi che avrebbero potuto essere investiti per migliorare l’offerta formativa, siano stati spesi per progetti che hanno spaccato l’alleanza educativa tra scuola e famiglia. Troppo spesso, infatti, associazioni sono entrate nelle scuole senza il consenso dei genitori per confondere i nostri figli con ideologie antiscientifiche, che infondono soprattutto ai più fragili la convinzione, pericolosa, di sentirsi “nel corpo sbagliato”, mettendo a repentaglio la loro salute psicofisica. La Carriera Alias in particolare rischia di instradare i ragazzi a percorsi sociali e medici di “conversione”, con conseguenze psicologiche e fisiche drammatiche, alcune irreversibili. L’auspicio è che la Giornata Mondiale dell’Educazione del 24 gennaio sia un’occasione per ribadire che la scuola non può essere luogo di rivendicazioni ideologiche. Chiediamo quindi al Governo di adottare misure ad hoc per contrastare questa deriva nelle scuole».
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.