RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO –ย Il dibattito di questi giorni sulla cosiddetta โfase 2โ vede contrapporsi i governi regionali e lo Stato centrale, con questโultimo che ritiene che lโuscita dalย lockdown debba avvenire in maniera uniforme in tutto il territorio nazionale. Non a caso, il premier Giuseppe Conte ha bocciato come โillegittimeโ e โimprovvideโ le iniziative di quegli enti regionali (la Calabria, ad esempio) che hanno permesso, anche in maniera molto graduale, un ritorno alla vita ordinaria e al lavoro.
ร significativo che chi in queste settimane ha svuotato ogni libertร tutelata costituzionalmente e ha sostituito al diritto lโarbitrio dei governanti ora sia in conflitto con quanti reggono le amministrazioni regionali. In effetti, ogni prospettiva illiberale รจ anche portata ad annullare qualsiasi aspirazione allโautogoverno e qualunque forma di autonomia.
Per questo motivo, secondo Nuova Costituente lโuscita dallโemergenza non deve essere un semplice ritorno alla โnormalitร โ, se si considera che la normalitร di questi anni รจ stata segnata dal dominio di uno Stato centrale inefficiente e irrispettoso dei diritti fondamentali, di un potere pervasivo, di una classe politica che ha comprato il voto per creare debito pubblico, togliendo in tal modo molte opportunitร alle giovani generazioni.
Ogni sforzo per ripartire, dopo la scellerata gestione governativa dellโemergenza sanitaria, deve allora essere anche una liberazione dalle logiche autoritarie e clientelari che giร tanti danni hanno imposto alle diverse comunitร , a partire da quelle territoriali, che compongono la penisola.ย
Nuova Costituente