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Novara, giovedì 15 Toni Capuozzo presenta ‘La culla del terrore’

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NOVARA –  Giovedì 15 novembre alle ore 21,00 presso la Sala del Compasso di Novara, il celebre giornalista, scrittore e inviato televisivo Toni Capuozzo presenterà il suo ultimo libro “La culla del terrore”.

Una testimonianza d’eccezione per un incontro organizzato dall’Associazione Culturale “Città Futura” dove l’autore racconterà in prima persona cercando di spiegare come è nato il terrore in nome di Allah, quando e dove.

Le origini dell’attuale terrorismo islamista, delle bandiere nere dell’ISIS, della guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli infedeli occidentali, vengono raccontati in questa prima, autentica opera di graphic journalism italiana.

Toni Capuozzo diventa narratore in prima persona della nascita del terrore in nome di Allah, in un libro a fumetti in bilico tra il reportage di guerra e il diario personale, tra il resoconto storico degli ultimi anni e l’autobiografia. L’opera è impreziosita dalla presenza di diverse fotografie di Toni Capuozzo inserite all’interno delle tavole disegnate e da numerosi articoli e lettere dal fronte del giornalista italiano.

Capuozzo racconterà la propria testimonianza carica di attualità raccolta in Siria, facendoci vivere, attraverso i suoi racconti, gli step che hanno portato i cittadini di tutto il mondo a vivere nella paura degli attacchi terroristici.

La serata, presentata dal Consigliere Provinciale di Fratelli d’Italia Ivan De Grandis, prevede i saluti di tutti i maggiori esponenti locali del partito di Giorgia Meloni e quindi del Senatore Gaetano Nastri, del Consigliere Regionale Giuseppe Policaro, del Presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e del Vicesindaco di Novara Franco Caressa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel corso della serata verrà presentato il circolo novarese di “Nazione Futura”,  alla presenza del Vice Presidente Nazionale Ferrante De Benedictis. “Nazione Futura” è un think tank con respiro nazionale che nasce con l’obiettivo di favorire il dibattito politico-culturale e l’aggregazione di varie anime della società civile accomunate da valori e ideali comuni per migliorare l’Italia attraverso idee e proposte concrete. L’attività del think tank si struttura attraverso la pubblicazione di un trimestrale cartaceo di approfondimento politico, economico e culturale con cadenza trimestrale e un quotidiano online. Inoltre promuove l’organizzazione di convegni, presentazioni di libri collaborando con associazioni, centri studi, movimenti culturali in tutto il territorio nazionale.

Biografia di Antonio Capuozzo

Antonio Capuozzo nasce il 7 dicembre del 1948 a Palmanova, in Friuli Venezia Giulia, da madre triestina e padre (poliziotto) napoletano. Dopo aver vissuto a Cervignano del Friuli, frequenta il liceo “Paolo Diacono” di Cividale, dove consegue il diploma di maturità classica; nel 1968 prende parte alla contestazione studentesca, viaggiando anche in Germania e in Francia. Quindi, si iscrive all’Università di Trento, dove si laurea in Sociologia. Successivamente lavora a Marghera come operaio, per poi organizzare delle lotte dei soldati in Sicilia.

L’inizio della carriera di giornalista. Nel 1979 Toni Capuozzo intraprende l’attività giornalistica per il giornale “Lotta Continua”, dove stringe una forte amicizia con Adriano Sofri (entrambi, per altro, sono figli di un militare del sud e di una triestina); si occupa di America Latina, e all’inizio degli anni Ottanta riesce a ottenere un’intervista esclusiva allo scrittore Jorge Luis Borges, durante la Guerra delle Falkland. Diventato giornalista professionista, alla chiusura di “Lotta Continua” comincia a collaborare con i periodici “Epoca” e “Panorama Mese”, oltre che con il quotidiano “Reporter”; nel 1983 si vede assegnare il “Premio Salone del mare di Viareggio”.

Il giornalismo televisivo. Successivamente si avvicina alla televisione: per la trasmissione di Giovanni Minoli “Mixer” si occupa di mafia, per poi diventare inviato del programma “L’istruttoria”, condotto da Giuliano Ferrara; nel 1993 riceve il “Premio Brianza”. Divenuto un collaboratore dei telegiornali del Gruppo Mediaset, Toni Capuozzo diventa un esperto di conflitti internazionali, occupandosi delle guerre in ex Jugoslavia, in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Nel 1996 pubblica per Feltrinelli il libro “Il Giorno dopo la guerra”. Nel 1999 conquista il “Premio Saint Vincent” grazie a un servizio dedicato al dramma delle foibe, mentre per i reportage da Belgrado ottiene il “Premio speciale Ilaria Alpi”; l’anno successivo si vede assegnare il “Premio Nazionale Esercito” e il “Premio Flaiano”.

Gli anni 2000. A partire dal 2001 Capuozzo diviene curatore e conduttore di “Terra!”, programma di approfondimento settimanale del “Tg5”, telegiornale del quale è anche vicedirettore. Nel 2007, intervistato al programma di La7 “Le invasioni barbariche”, Toni Capuozzo rivela che durante la guerra a Sarajevo ha preso un bambino di sette mesi, privo di una gamba per colpa di una bomba (e quindi bisognoso di una protesi) e orfano di madre, e di averlo portato con sé, crescendolo fino a quando ha compiuto cinque anni.

Sempre nel 2007 la casa editrice Piemme dà alle stampe “Occhiaie di riguardo”, raccolta degli articoli che Capuozzo ha scritto per il quotidiano “Il Foglio”; in quel periodo il giornalista friulano riceve a Milano Marittima, in provincia di Ravenna, il premio “Cinque Stelle per il giornalismo”, oltre al “Premio Bacco d’Oro di Tradate”, al “Premio PulciNellaMente”, al “Premio Racconti del mondo” a Napoli e al “Premio Oriana Fallaci”.

Inoltre, ritorna in libreria pubblicando “Adios” per Mondadori e scrivendo il racconto “Dietro le quinte”, edito da EGA Editore in “Dispacci dal fronte”.

Nel 2009 si cimenta con il teatro: insieme con il complesso musicale di Luigi Maieron e lo scrittore Mauro Corona mette in scena lo spettacolo “Tre uomini di parola”, il cui ricavato viene impiegato per finanziare la realizzazione in Afghanistan di una casa-alloggio per il centro grandi ustionati della città di Herat.

Da freelance, Toni Capuozzo continua a collaborare con Mediaset; per “Tgcom24”, cura una rubrica intitolata “Mezzi Toni”.

Nel 2015 scrive “Il segreto dei Marò”, edito Mursia. Il suo ultimo lavoro è “La Culla del terrore” che racconta in prima persona la nascita del terrore in nome di Allah.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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