MAGENTA – La conferenza di stamani convocata dal partito di NOI con l’Italia alla presenza di tutto il gruppo, fatta eccezione del Sindaco Chiara Calati – e la spiegazione della mancata presenza del Primo cittadino di fatto è stata l’oggetto dell’incontro odierno…. – è senz’altro l’avvenimento politico più interessante di questi due anni di governo locale.
Già perché Luca Del Gobbo, un cuore caldo della politica, un sanguigno, si è sentito in parte tradito. Lui quello che politicamente ha “creato” Chiara Calati, in più di un’occasione ha cercato un riscontro nel primo cittadino. “Io sono della Fiorentina e lo sanno tutti – ha detto l’ex Sindaco oggi Consigliere regionale e Coordinatore Provinciale di NOI con l’Italia – a lei più volte è stato chiesto di quale partito fosse. Avrebbe potuto dare una mano in occasione delle elezioni politiche e regionali del 2018, idem dicasi in quelle Europee nel maggio scorso, dove pure la nostra formazione politica sperimentale insieme agli amici di Forza Italia ha funzionato bene….”.
“E invece no – è stata l’amara considerazione di Luca Del Gobbo – il che apre evidentemente nuovi scenari”. Un richiamo alla fedeltà? La volontà di fare il Sindaco ombra? “Neanche per sogno – ha assicurato l’ex Sindaco – in questi mesi ho lavorato e parecchio in penombra per Magenta. Avrei potuto accendere i riflettori sulla questione del liceo musicale così come su quella degli ospedali o ancora sulla Vigevano Malpensa, dove c’era il ‘piccolo’ problema del sovrappasso per evitare che il maxi rondò originariamente previsto di fatto, isolasse Pontevecchio e i suoi residenti. Tutti temi dove mi sono speso in prima persona”.
Avrebbe potuto alzare la voce Del Gobbo, ma non l’ha fatto. E’ stato ribadito ancora oggi. “Noi siamo fedeli a questa maggioranza, continueremo ad essere costruttivo, adesso lo saremo ancora più di prima”.
Ma quello che Del Gobbo, assieme al capogruppo Massimo Peri, all’Assessore Rocco Morabito, al Consigliere comunale Cristiano Andrea Del Gobbo e alla Segretaria cittadina Maria Rosa Cuciniello non hanno detto, ma hanno abbondantemente fatto capire è che “NOI con l’Italia” non sarà più ‘correa’ di alcune scelte ( o non scelte) compiute in questi 24 mesi di Amministrazione.
Del Gobbo e i suoi lo hanno fatto intendere in tutte le salse: “Serve programmazione un lavoro di prospettiva, ma serve anche una macchina amministrativa che sappia concretizzare il tutto” ha fatto eco Massimo Peri.
A dimostrazione di come questa Giunta, per dirla con un vecchio saggio della politica magentina, al secolo il Senatore Ambrogio Colombo, “a’ gà no al prugett” . Ma più ancora fatica a dare attuazione a quanto finora è rimasto solo a livello di ‘suggestioni’.
E se vogliamo dirla tutta, quella di oggi per Del Gobbo è stata un’autentica liberazione. Perchè in questi 24 mesi ha fatto la figura – lo diciamo noi – del “cornuto e mazziato”. Anche qui il Consigliere regionale di NOI con l’Italia lo ha fatto capire con una metafora: “Alcuni fidanzamenti si vede che non sbocciano. Ma dopo due anni in cui tu vai all’appuntamento e la tua fidanzata non c’è, tu vai al mare e lei va in montagna….beh non puoi continuare a prendere due di picche….”.
L’altro elemento liberatorio per l’ex Sindaco – finora da molti additato come il responsabile indiretto dell’impasse che si vive in città – data lo scorso gennaio, ancorché la vicenda solo oggi sia stato resa noto da Del Gobbo.
“A gennaio mi sono dimesso dal tavolo per la competitività e l’attrattività del Magentino. Ho partecipato alla prima riunione poi basta. Ma non ho ritenuto di dover dire nulla”.
Come dire che l’ex Sindaco pur avendo intravisto nel tavolo, con ogni probabilità, una sorta di contenitore vuoto, all’epoca non ha voluto polemizzare, nè tanto meno, esternare. Ha tenuto seppur a denti stretti, conoscendo il suo carattere, la consegna del silenzio. Ma a questo punto, evidentemente, il vaso di pandora è andato in mille cocci.
Anche qui Del Gobbo non è andato oltre. Ma è chiaro che se il principale promotore di quello strumento – tanto in voga all’epoca della Giunta di Roberto Formigoni e che aveva portato sul territorio dell’est Ticino ad una esperienza analoga mettendo in rete Abbiategrasso, Magenta, Castano Primo e Legnano – ha deciso di fare un passo indietro, evidentemente, anche qui ha voluto smarcarsi da un gioco che poteva diventare molto pericoloso. Non tanto per quello che si sta facendo, ma forse per quello che non si sta facendo….
E’ chiaro che a parte lo smarcamento di oggi, che senz’altro è un bello scossone per l’Amministrazione Calati – che già l’anno scorso ha vissuto il primo rimpasto di Giunta con il defenestramento dell’assessore di Forza Italia Alfredo Bellantonio – l’altro messaggio che arriva dalla conferenza di oggi è per gli alleati di Forza Italia.
“C’ è un progetto che è stato portato avanti con queste europee (Altra Italia Forza Italia) al quale deve essere data continuità anche a livello amministrativo” l’appello di Del Gobbo. “Con Musella, Comazzi e anche con Felice Sgarella nelle settimane della compagna elettorale per le europee abbiamo lavorato molto bene insieme. Andiamo avanti con questo percorso” lo sprone di Del Gobbo.
Perché farlo? Il coordinatore provinciale di NOI con l’Italia lo ha spiegato molto bene: “Perchè esiste una politica di prospettiva, quella tanto per intenderci di Gabriele Albertini di cui oggi Milano con Beppe Sala ne sta raccogliendo i frutti, che va ben oltre la politica urlata e dei ‘vaffa’ di questi giorni. Ci sono tematiche dal welfare, al lavoro, all’innovazione, alla scuola e alla ricerca che non toccheranno subito la pancia della gente, ma che sono lì. Non possono essere affrontate a colpi di slogan e di like su facebook…”.
E poi il merito, l’ascolto, la non demonizzazione dell’avversario. “Sono tutti aspetti che nella Prima Repubblica dalla quale il sottoscritto al pari di Rocco Morabito proveniamo, erano centrali in politica. Oggi non sono così popolari. Ma noi siamo convinti che uno spazio per i moderati ci debba essere ancora in questo Paese”.
Come accoglierà oggi Forza Italia la proposta di NOI con l’Italia? Difficile a dirsi. Quello che sarà altrettanto utile capire sarà la reazione del Sindaco e della Lega di Magenta e la sottolineatura su Magenta, non è campata per aria….
Già perchè Del Gobbo ha fatto intendere che lui con il Carroccio altrove ha lavorato e lavora molto bene: “Ho un ottimo rapporto tutt’ora con il Vice Ministro Massimo Garavaglia che è stato mio collega di Giunta con il presidente Maroni, idem dicasi con Curzio Trezzani. C’è grande sintonia con il professor Stefano Bruno Galli, assessore alla Cultura di Regione Lombardia…..” i.
Allora a questo punto, sarà interessante capire se allo strappo odierno di NOI con l’Italia si risponderà con un ‘vaffa’ o con la politica dei muscoli, o se invece, ci si metterà attorno ad un tavolo, facendo mente locale sul fatto che due terzi del mandato elettorale sono già volati via….
Fabrizio Valenti