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Dall'archivio:

‘No alla cementificazione’. Corbetta, quando Salvatore Mattina tuonava contro i centri commerciali..

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

CORBETTA – Una premessa si impone, a questo pezzo. Conosciamo Salvatore Mattina da tempo, ne abbiamo sempre apprezzato l’impegno civile e la passione politica (è stato in Consiglio comunale a Corbetta per molto tempo, e protagonista in città).

E’ un brillante e capace professionista ed anche una persona ironica (cosa che non guasta, anzi). Detto questo, quando lunedì abbiamo riportato la notizia dell’insediamento commerciale di oltre 7000 metri quadrati tra Magenta e Corbetta, che porta la firma sua e del prestigioso collega Tino Viglio, non sapevamo che poco tempo fa lo stesso Mattina si era scagliato contro.. progetti analoghi, diciamo.

E’ il 25 aprile 2016, e manca poco più di un mese alle elezioni comunali di Corbetta. Sul seguitissimo gruppo Facebook ‘Sei di Corbetta Se’, Mattina scrive parole molto dure sulla politica urbanistica di quella che lui chiama la giunta ‘Ballarotti’ (fusione di Balzarotti, sindaco dell’epoca, e dell’allora assessore, poi sindaco, Marco Ballarini).

‘L’amministrazione Ballarotti ha deliberato democraticamente nonostante la dichiarata contrarietà dei cittadini e delle firme raccolte la cementificazione del bosco in città, dello stadio, della pobbia per un centro commerciale, della via Marx e del vecchio capannone feste’.

Tutto bene, ci sta. Solo che, un anno e mezzo dopo, la firma di Mattina (che peraltro fa l’ingegnere progettista da anni e con successo, non è un fiorista o un giardiniere) appare in calce a uno dei progetti di insediamento commerciale (su un’area non verde, va peraltro detto) più rilevanti degli ultimi anni: circa 7.400 metri quadrati a ridosso di tre centri commerciali già esistenti.

Lo iato (o lo stridore, diciamo) appare evidente.

 

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