Crisi senza fine. La Lega di Nerviano valuta con preoccupazione la decisione di cui ha appreso di Nerviano Medical Science, polo scientifico d’eccellenza ed elemento storico del tessuto produttivo cittadino, di “cessare tutte le attività di ricerca nel sito di Nerviano, lasciando a casa circa un centinaio di lavoratori”.
L’ex sindaco Massimo Cozzi, esponente del partito governato a livello nazionale da Matteo Salvini, parla di “scelta unilaterale che respingiamo con forza” perché, afferma, “colpisce un settore importante e strategico come quello della ricerca tumorale”.
Della questione la Lega nervianese ha interessato anche la consigliera regionale e vicepresidente della Commissione attività produttive Silvia Scurati. E si registra in queste ore anche una presa di posizione del deputato leghista Fabrizio Cecchetti: “la situazione che sta vivendo la società Nerviano Medical Science – dice – è gravissima, parliamo di un centro d’eccellenza nazionale nella ricerca oncologica , oggi a rischio per la scelta dell’attuale proprietà di interrompere l’attività di ricerca e procedere con una possibile riorganizzazione che metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro, in particolare nel reparto Chemistry’s Biology”.
Cecchetti, soprattutto in difesa dei lavoratori del comparto, ha così proposto un’interrogazione al Governo presieduto da Giorgia Meloni affinché “possa attivarsi per garantire un confronto con la proprietà e individuare soluzioni che salvaguardino sia l’occupazione sia il ruolo strategico di NMS nel panorama della ricerca oncologica, perché dobbiamo difendere ricerca e posti di lavoro”.
Il sindaco Daniela Colombo ha portato invece la voce dell’amministrazione comunale esprimendo preoccupazione per la situazione e massima vicinanza, non solo verbale, ai lavoratori del polo nervianese.
“Il comune di Nerviano – scrive in una nota- non intende restare spettatore , ci siamo già attivati per promuovere l’apertura urgente di un tavolo istituzionale che veda la partecipazione di Regione Lombardia al fine di individuare soluzioni che scongiuriamo i licenziamenti e salvaguardino un polo di ricerca strategico riconosciuto al livello internazionale per il suo contributo nella lotta contro il cancro. Ritengo fondamentale che tutte le forze in campo si uniscano per difendere il futuro dei lavoratori e preservare un centro che incarna il valore della scienza e dell’innovazione al servizio della salute pubblica, continueremo a seguire la vicenda da vicino”.
Cristiano Comelli