MAGENTA- Siamo passati nei negozi di Via Roma a Magenta per chiedere un primo resoconto sull’ evento dei “Negozi sotto le stelle”, iniziato settimana scorsa. Il bilancio sembra essere stato tutto sommato positivo, ma andiamo a vedere nel dettaglio quello che ci hanno detto gli intervistati nei vari negozi.
Lokita fa leva su una clientela più o meno abituale, che si è dunque presentata anche il fatidico giovedì 13 permettendo di poter considerare la serata positivamente. Vi sono però delle note negative che teniamo a voler esporre poiché di più ampio respiro; innanzitutto, ci è stato fatto notare che la prima settimana non si è fatto quasi nulla per attirare e mantenere la clientela in centro città e che quindi poche persone fossero a conoscenza dell’evento e soprattutto intenzionate a girare nelle vie del centro e a far compere, d’altro canto stasera vi sono molte più proposte quindi si spera che ci sia più gente.
Per quanto riguarda la situazione generale dei commercianti a Magenta capiamo che versa in condizioni pessime: il fatto che la maggior parte dei parcheggi sia a pagamento scoraggerebbe infatti i clienti a voler farsi un giro e quindi a comprare nei negozi in centro città, che sono costretti a resistere strenuamente contro i grandi centri commerciali e i siti di vendite online.
Brums e il negozio di intimo Magazzini di Magenta che ha recentemente aperto all’inizio di Via Roma ci hanno dato un vero e proprio riscontro positivo alla scorsa serata di Negozi sotto le stelle e si augurano un tale, se non maggiore, afflusso di persone per stasera.
Hanno fatto notare che il target di persone che passeggiavano per le vie del centro era maggiormente incentrato sulle famiglie, fino a una certa ora, e successivamente sui ragazzi che però hanno preferito restare nei locali della piazza. Vedono di buon occhio i mercatini in piazza poiché ritengono che attirino clientela e che, anche rispetto all’anno passato, siano stati organizzati meglio e propongano una migliore offerta.
Dcode, controcorrente, ha definito la serata di giovedì 13 come “discretamente tragica” proprio perché il target di persone che vengono attirate da eventi di questo tipo non corrisponde al target medio-alto a cui si rivolge il negozio. Ritengono che le persone che “vengono a dare un’occhiata” in occasione di queste serate al negozio non sono intenzionate a fare uno shopping “serio” ma semplicemente a farsi un’idea prima dei saldi; inoltre condannano la vita magentina ben poco movimentata e con molti negozi costretti a chiudere rispetto, per esempio, a quella di Abbiategrasso, dove hanno un altro negozio che va decisamente meglio.
Giulia Accardo