‘Ndrangheta, in Lombardia 25 locali’

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MILANO Sono 25 le locali di ‘ndragheta individuate nel distretto di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Lo ha riferito il procuratore del capoluogo lombardo, Marcello Viola, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Antimafia della Camera.

Le indagini, ha sottolineato il magistrato alla guida della procura milanese, hanno attestato l’esistenza di “un collegamento tra locali in Lombardia e le ‘ndrine calabresi”, confermando la “struttura unitaria della ‘ndrangheta pur nell’automia delle locali”. “In Lombardia sono presenti tutte le mafie italiane, ma la prima fra tutte è la ‘ndrangheta”, ha sottolineato il procuratore, soffermando sulla maxi inchiesta anti-ndragheta ribattezzata “Infinito” che portò a centinaia di arresti tra Lombardia e Calabria: molti di loro “sono stati scarcerati per fine pena, il che ha comportato mutamenti nell’equilibrio del territorio. E’ un dato preoccupante perchè dopo 10 anni si ripropongono le stesse dinamiche criminali con un’accentuazione del carattere imprenditoriale della criminalità ndraghetista e della capacità di penetrazione dell’organizzazione nel tessuto economico e sociale”. Le recenti indagini hanno infatti confermato l’esistenza di “una saldatura tra la criminalità organizzata e vari settori dell’economia, anche con il coinvolgimento di imprenditori e professionisti”. In altre parole, “a Milano si è assitito a un’accentuazione del carattere imprenditoriale della criminalità ndranghetista” , con “gli interessi delle organizzazioni mafiose che si sono concentrate sempre di più su quelle attività illecite a basso rischio sotto il profilo penale ma molto redditizie come il traffico di rifiuti”. Ma la Lombardia, ha aggiunto il capo della procura di Milano, è anche caratterizzata da una “presenza significativa di mafie straniere” come quella albanese e quella cinese che si sono “radicate nel territorio milanese occupandosi del settore del narcotraffico e dello sfruttamento della prostituzione”. La Dda di Milano ha “competenza su area di quasi 7 mln di persone” anche se alle prese con una forte carenza degli organici: “Non esito a definire drammatica la situazione del nostro ufficio sotto il profilo delle risorse e la Dda patisce questa difficoltà e soffre del sottodimensionamento della forza lavoro. Siamo cotretti a sacrificare qualcosa rispetto alla mission istituzionale che ci è assegnata dall’ordinamento”.

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