A settembre un’esperienza unica di formazione e crescita personale a bordo del brigantino Nave Italia per quattordici ragazzi affetti da diabete di tipo 1, grazie a Fondazione Comunità Novarese e Fondazione Tender To.
Fondata nel 1981, l’Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici di Novara ODV si propone di dare un aiuto concreto alle persone affette da diabete, attraverso diverse iniziative di formazione, sostegno e assistenza.
Il progetto “Navigando verso il futuro”, promosso da AGD odv, che Fondazione Comunità Novarese ha scelto di sostenere (affiancandosi a Fondazione Tender To – Nave Italia offrendo, così, un accesso sostenibile e inclusivo alle famiglie) nasce dal desiderio di offrire un’opportunità innovativa di crescita personale, autogestione e aggregazione a quattordici giovani affetti da Diabete Tipo 1 (autoimmune, insulino-dipendente).
L’iniziativa prevede l’opportunità di trascorrere cinque giorni intensi di vita comunitaria a bordo del brigantino Nave Italia, gestito da Fondazione Tender To – Nave Italia (realtà costituita nel 2007 da Marina Militare e Yacht Club Italiano allo scopo di coinvolgere persone fragili e disabili in attività marinaresche, che le aiutino a sviluppare percorsi di autonomia e integrazione).
L’esperienza educativa (che si terrà nella seconda metà di settembre) sarà articolata in tre fasi: un percorso di preparazione al soggiorno con definizione dei ruoli a bordo, dei compiti di ciascuno e degli obiettivi da raggiungere, cinque giorni di crociera in cui verranno proposti laboratori specifici mirati al potenziamento del senso del gruppo, alla socializzazione e alla integrazione e un momento di restituzione pubblica dei risultati raggiunti.
“Fondazione Comunità Novarese – commenta il Presidente, Prof. Davide Maggi – ha scelto di sostenere il progetto perché ne condivide le finalità e il valore. Consentire a giovani che, nella quotidianità, sperimentano diverse difficoltà di mettersi alla prova è un’occasione importante per alimentare l’autostima e le capacità relazionali dei partecipanti, attraverso attività a bordo della nave che favoriscono l’inclusione e lo sviluppo personale. Siamo molto lieti della rinnovata collaborazione con Fondazione Tender To Nave che propone un metodo unico in un ambiente altrettanto unico in cui ciascuno, indipendentemente dalle proprie difficoltà, può sentirsi valorizzato nelle sue abilità e parte attiva del gruppo”.
Seguendo la metodologia di Fondazione Tender To, su Nave Italia si seguirà un percorso specifico: i beneficiari hanno, ogni giorno, grandi ostacoli da affrontare e, a bordo, riconquisteranno la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia.
A bordo si vive e si opera fianco a fianco; ciascuno con un ruolo preciso (marinai, ragazzi, accompagnatori). Si diventa parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti i pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità.
“Chi vive una menomazione – sottolinea il Prof. Cornaglia Ferraris, Direttore scientifico della Fondazione Tender To Nave Italia – affronta un senso di inferiorità che rischia di ridurre la propria esistenza a una diagnosi. Noi offriamo un modo concreto per ridare senso alla vita, attraverso un’avventura terapeutica nel mondo della vela. Questa diciottesima stagione raccoglierà nuove testimonianze di trasformazione e riscatto”.
Nel 2023 l’iniziativa ha meritato l’adesione del Presidente della Repubblica.
Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.867 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 371 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.