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Mottarone, la società Ferrovie: intediamo risarcire chi ne ha diritto

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MOTTARONE  La volontà della società Ferrovie del Mottarone, che gestiva l’impianto di Stresa dove il 23 maggio del 2021 hanno perso la vita 14 persone, è quella di “risarcire quanto più possibile gli effettivi aventi diritto, a prescindere da qualsiasi responsabilità che verrà accertata”.

 

A dirlo è l’avvocato Marzia Martinoli, che rappresenta la società che nei giorni scorsi ha citato in giudizio il Comune di Stresa per il mancato versamento della rata 2021, pari a 143.080 euro, che l’amministrazione avrebbe dovuto corrispondere alla società come contributo per l’ammodernamento dell’impianto avvenuto tra 2015 e 2016.

    “Bisogna essere chiari” ha aggiunto l’avvocato, specificando che la cifra domandata (complessivamente un milione di euro, cioè la somma di tutte le rate annuali fino al 2028) “non è una richiesta di corrispettivo: quegli importi sono il contributo che, nel bando di gara per il ripristino della funivia, erano stati posti a carico del Comune di Stresa che chiese la rateizzazione”.

Secondo l’avvocato Martinoli la richiesta, che verrà discussa in tribunale a Verbania il prossimo 29 novembre, è dettata dalla “volontà di risarcire quanto più possibile le vittime”.

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