Morte Lorenzo Rovagnati: un esperto per risalire alle cause dell’incidente

Deceduti con lui i due piloti

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Un esperto di incidenti aerei e in particolare di elicotteri è stato incaricato dalla Procura di Parma di ricostruire le cause dell’incidente che ha provocato la morte dell’imprenditore del prosciutto Lorenzo Rovagnati, 42 anni e dei due piloti alla guida dell’Agusta Westland AW109, il 59enne Flavio Massa e il 30enne Leonardo Italiani.

In giornata il consulente tecnico aeronautico Stefano Benassi è stato per un primo sopralluogo al maniero di Castelguelfo di Noceto, la tenuta di proprietà della famiglia di imprenditori, dove l’elicottero, nel tardo pomeriggio del 5 febbraio, si è schiantato poco dopo essere decollato dall’eliporto privato, in partenza per la Brianza dopo una giornata di lavoro nel Parmense.

Benassi di recente si è occupato in regione di un altro caso di un elicottero precipitato, il Bell 206B JetRanger III, partito dal campovolo di Crespellano (Bologna) e diretto a Padova, a ottobre 2023 finito inabissato nel lago di una cava di sabbia nella zona ferrarese di Bondeno: a bordo, l’imprenditore egiziano Hazem Bayouni, deceduto.

Oltre al consulente, a Castelguelfo sono intervenuti gli addetti di una ditta specializzata per recuperare il carburante del velivolo e sono proseguite le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Parma e del Ris, mentre i vigili del fuoco hanno fatto dei sorvoli con i droni.

Fin qui è stato accertato che l’elicottero è decollato regolarmente, intorno alle 19, e si è schiantato poco dopo, a meno di 500 metri di distanza dal luogo di partenza. C’era molta nebbia – tanto che all’aeroporto di Parma in quella fascia oraria ad alcuni aerei è stato impedito l’atterraggio – e non è chiaro se i piloti possano aver perso l’orientamento, forse in un tentativo di rientrare, se ci sia stato un guasto o qualche altro tipo di problema: lo chiarirà la consulenza tecnica. Sono stati anche sequestrati i dispositivi elettronici delle vittime, per vedere se dalle loro ultime comunicazioni possano esserci elementi utili e nei prossimi giorni saranno eseguite le autopsie.
Italiani e Massa erano considerati due piloti esperti. Il primo e più giovane era originario di Sommo, un piccolo comune con poco più di mille abitanti alle porte di Pavia. Il 59enne risiedeva a Desio, in Brianza. “Era un professionista esperto e volontario della Protezione Civile di Desio e Limbiate – lo ricorda il Comune – dove aveva partecipato a diverse operazioni di soccorso. Lavorava per un’azienda specializzata nel noleggio elicotteri con pilota, con sede centrale a Pescara. Era qualificato anche in comunicazioni radio d’emergenza, oltre ad aver curato spesso delle dimostrazioni di questa attività nelle scuole.

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