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Dall'archivio:

Mortara, ci vorranno 72 ore per sapere qualcosa sulla diossina

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Intanto, in città, permane un forte odore di plastica bruciata

MORTARA – Ci vorranno 72 ore per sapere se e quanta diossina si e’ sprigionata ed e’ ricaduta sul terreno dopo l’incendio scoppiato ieri mattina in un’azienda di rifiuti di Mortara.

Nella notte l’Arpa ha installato una seconda centralina mobile per campionamenti ad alto volume nei pressi dell’asilo nido. Dalla prima, posizionata ieri in via Bossi Gregotti, in mattinata sono stati prelevati i filtri e inviati al laboratorio per le analisi. Gli esiti fra tre giorni.

 

Intanto, a 24 ore dallo scoppio dell’incendio nella ditta di gestione rifiuti “Eredi Berte'”, alla periferia di Mortara, gli abitanti hanno iniziato a rendersi conto davvero questa mattina della gravita’ dell’accaduto. Se ieri la colonna di fumo nero era impressionante, ma saliva in quota e poi la brezza provvedeva a portarla lontano, oggi le condizioni meteo sono cambiate e Mortara si e’ svegliata immersa in una leggera nebbiolina e con un forte odore di plastica bruciata. Nelle strade del centro, a due chilometri dal luogo dell’incendio, gira meno gente del solito, effetto forse anche delle scuole chiuse, e si incontra qualcuno con la mascherina sul volto.


Il fumo che si sprigiona dall’incendio, pur diminuito, resta parecchio. L’attivita’ ora e’ quella dello smassamento: i cumuli di rifiuti vengono sollevati da benne e pale meccaniche, irrorati con acqua per spegnerli e poi spostati in un luogo sicuro in un’altra parte del deposito.

(fonte: agenzia Ansa)

 

 

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