Morimondo: Rotary e Ordine di Malta uniti per i bambini di Betlemme

Un'iniziativa di solidarietà concreta, frutto della collaborazione tra le due realtà, a sostegno dei piccoli pazienti dell'ospedale di Betlemme nei territori Palestinesi

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È stato recentemente confermato l’accordo per un importante progetto umanitario a sostegno
dell’Holy Family Hospital di Betlemme.

Il progetto mira ad aumentare la capacità di assistere neonati prematuri e critici, mantenendo i posti
letto in terapia intensiva neonatale. Prevede la fornitura di 2 Open Incubator di ultima generazione, per un valore complessivo di circa 45.000 euro, che saranno consegnati e messi in funzione con il nuovo
anno.

L’idea di questa iniziativa è nata a marzo 2025 e in pochissimo tempo ha visto l’approvazione della fase
istruttoria e del relativo finanziamento, un risultato straordinario in tempi record che lo rende ancora
più importante in un contesto geopolitico tanto complesso e fragile, dove a volte è estremamente
difficile garantire l’arrivo di aiuti umanitari. Ora si apre la fase operativa del progetto, che vedrà tutti i partner coinvolti collaborare attivamente per completare la raccolta dei fondi, finalizzare gli ordini di acquisto, organizzare la logistica di consegna e pianificare le attività di formazione per il personale medico e le neomamme.

L’iniziativa nasce grazie all’impegno dell’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Monaco, da anni attiva
nel promuovere progetti sanitari e umanitari nella regione mediorientale nell’ambito del programma
Make A Wish Donation. Grazie alla profonda conoscenza del contesto locale e al dialogo diretto con
le strutture sanitarie del territorio, l’Ambasciata ha individuato l’urgenza di rinnovare le attrezzature neonatali dell’Holy Family Hospital, unico ospedale della regione in grado di offrire cure intensive ai neonati prematuri.

Il Rotary Club Morimondo Abbazia (Distretto 2050), quale club proponente e coordinatore internazionale del progetto ha promosso una rete internazionale per trasformare questa esigenza in un progetto concreto. Hanno risposto con impegno: il Rotary Club Bethlehem (Distretto 2452), club ospitante in loco e i Rotary Club du Monaco e Rotary Club san Marino in qualità di partner. È particolarmente significativo vedere come due importanti “Piccoli Stati”, Monaco e San Marino, abbiano scelto di collaborare attivamente insieme a questo progetto umanitario.

L’Holy Family Hospital è l’unica struttura nella regione di Betlemme in grado di offrire cure neonatali
intensive, con oltre 4.500 nascite ogni anno. La Neonatal Intensive Care Unit (NICU) dell’ospedale si
prende cura in particolare dei neonati prematuri nati prima della 32ª settimana e con peso inferiore
ai 450 grammi, bambini estremamente fragili che necessitano di supporti tecnologici avanzati e
continui. In un contesto complesso come quello palestinese, trasferire questi piccoli pazienti in
strutture esterne – ad esempio a Gerusalemme – è spesso impossibile o estremamente complicato, a
causa dei checkpoint, delle autorizzazioni e dei lunghi tempi di attesa, incompatibili con l’urgenza delle condizioni cliniche. Per questo motivo, dotare l’ospedale di attrezzature all’avanguardia è una priorità assoluta.

«Questo progetto è la dimostrazione di ciò che possiamo realizzare insieme quando mettiamo al centro
i bisogni reali delle persone. È un’iniziativa fortemente voluta in un’area così complessa e delicata, ed è anche il primo Global Grant nella storia del nostro club. Vogliamo ringraziare di cuore tutti i partner internazionali, i Rotary Club che hanno risposto con grande determinazione e l’Ambasciata del Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Principato di Monaco, per l’impegno nel portare avanti progetti di questa portata in una zona dove, a volte, sembra quasi impossibile garantire aiuti umanitari. Un grazie sincero anche alla Rotary Foundation per l’opportunità offerta attraverso le Sovvenzioni Globali, che permettono di realizzare progetti così importanti e concreti.»

Davide Carnevali, Responsabile del Progetto Internazionale Martina Forti, Presidente RC Morimondo Abbazia

“La situazione in Cisgiordania rimane estremamente tesa e instabile. La vita quotidiana è segnata da
restrizioni sempre più severe, incursioni militari, violenze da parte dei coloni e una crisi economica in peggioramento. Gli spostamenti sono fortemente limitati e molte comunità affrontano sgomberi e
insicurezza. La situazione umanitaria continua a deteriorarsi, con accesso limitato ai servizi, soprattutto nelle aree vicine alle zone di conflitto. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, lo spirito di resilienza rimane forte. La gentilezza dei partner internazionali non solo salverà vite, ma è anche un segno di speranza e solidarietà in un momento molto buio”.

Maggie Hazou, Co Responsabile del Progetto in loco – RC Bethlehem

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